La Nuova Sardegna

Maestri dell'arte sarda: Carmelo Floris, il ritrattista dell’anima più vera della Sardegna

Maestri dell'arte sarda: Carmelo Floris, il ritrattista dell’anima più vera della Sardegna

Venerdì 14 in edicola col giornale la terza monografia: l’artista che seppe descrivere il volto di un popolo

11 febbraio 2020
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SASSARI. Venerdì prossimo, 14 febbraio, sarà in edicola con la Nuova, a 7,60 euro oltre il prezzo del quotidiano, il terzo volume della collana “I maestri dell’arte sarda”, una monografia curata da Marzia Marino, dedicata a Carmelo Floris. Uno degli artisti di primo piano di quella scuola sarda che nel Novecento volle esplorare l’anima più arcaica e così peculiare dell’identità dei sardi. Carmelo Floris nacque a Bono il 22 luglio 1891 e morì a Olzai il 22 agosto del 1960. Studiò al liceo classico di Nuoro e frequentò l’Accademia di Belle Arti di Roma. Partecipò alla Grande Guerra combattendo per tre anni, dal 1915 al 1918, sull’altipiano di Asiago con la Brigata Sassari. Al termine della guerra aderì al Partito Sardo d’Azione di Emilio Lussu e insegnò all’Istituto di Arti Applicate di Oristano. Nella sua crescita artistica fu fondamentale il rapporto con Giuseppe Biasi, più vecchio di 4 anni e amico dello zio prete di Floris che lo allevò, orfano di padre, fin dall’infanzia a Ollolai. Carmelo Floris frequentò ed ebbe rapporti forti non solo con Biasi ma anche con gli altri artisti di quella temperie, come Melkiorre Melis – con cui condivise la stanza a Roma durante gli studi – Mario Delitala e Mario Mossa De Murtas.

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La differenza e l’originalità della pittura di Carmelo Floris, in rapporto con la produzione dei suoi conterranei, è l’esplorazione più profonda dell’animo umano. Se Biasi, Melis e Mossa De Murtas sono affascinati dalle tradizioni e colori di della Sardegna, rendendola in toni esotici e fiabeschi, Carmelo Floris ha un interesse più realistico verso il popolo sardo, alla ricerca dei suoi valori umani più intimi. Nei suoi sono ritratti restituisce volti di persone schiette e pure, con valori saldamente ancorati a una fede sincera e semplice. Una ricerca pittorica che è il risultato di una esistenza legata alla provincia più interna, schiva e selvatica.

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Floris è un grande maestro capace di generare suggestioni con un personalissimo registro stilistico, un pittore capace di proporre quei motivi del folklore che altri rievocano senza farli propri, generando l’incarnazione dei valori umani meno appariscenti ma diffusi, fedele rappresentazione dell’autenticità di un popolo.

In occasione dell’uscita della monografia proposta dalla Nuova Sardegna, la galleria Artecircuito di Sassari, in via Enrico Costa 5, propone da oggi e fino a domenica 23 febbraio alcune importanti opere storiche e degli straordinari inediti di Carmelo Floris, tutti ritratti, caratterizzati da una grande forza espressiva. L’esposizione sarà visitabile dalle 10,30 alle 13 e dalle 18 alle 20,30.
 

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