La Nuova Sardegna

“Mark’s Diary”, doppio premio all’estero

di Fabio Canessa

La pellicola del regista Giovanni Coda trionfa nelle rassegne di Londra e Merida

22 febbraio 2020
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SASSARI. Doppio riconoscimento internazionale per “Mark’s Diary” di Giovanni Coda. In occasione delle selezioni finali avvenute la scorsa settimana a Mérida e Londra, il film del regista cagliaritano si è affermato vincendo nelle categorie dove era candidato: miglior lungometraggio sperimentale al Festival cinematografico de Mérida, in Messico, e miglior lungometraggio Lgbtq al Love Story film festival di Londra. «Sono felicissimo – sottolinea Giovanni Coda – “Mark’s Diary” è un film su cui ho investito tante energie che ora mi ripaga con una sequela di riconoscimenti internazionali. La soddisfazione sul piano personale si traduce anche in un importante segnale di vitalità del cinema indipendente italiano, cinema a torto spesso sottovalutato che da qualche anno produce opere di grande spessore capaci di varcare i confini nazionali e di imporsi ad importanti platee in tutto il mondo».

Protagonisti del film sono Mark e Andrew, due ragazzi colpiti da una grave disabilità che ne limita i movimenti in modo quasi totale. Sono legati da un amore tanto profondo quanto impossibile da realizzare perché non hanno alcuna possibilità di poter entrare in una qualsiasi forma di intimità. Affideranno così le proprie emozioni e i propri sentimenti a due personaggi di fantasia. Un amore virtuale-visionario-onirico, un sogno lungo un giorno, e la consapevolezza che nulla sarà più lo stesso e che la lotta per il diritto all’amore è solo all’inizio. Questa la sinossi di “Mark’s Diary” che pone l’attenzione su un argomento tabù come quello della sessualità per i disabili. Girato tra Cagliari e Oristano il film è ispirato al libro “LoveAbility” di Maximiliano Ulivieri che compare anche nel lungometraggio. Dopo averlo letto Coda ha presentato un progetto all’università di Derby che ha sostenuto il progetto. Una coproduzione italo-inglese, quindi, con la quale Coda si batte ancora una volta nella lotta per il diritto all’amore.

Attraverso il cinema, che può veicolare messaggi importanti con la forza delle emozioni, con un linguaggio, quello portato avanti dal regista cagliaritano, mai didascalico. Aspetto documentaristico e narrazione si intersecano tra loro e si combinano con il fascino della performance sempre presente nei lavori di Giovanni Coda. Il prossimo appuntamento per “Mark’s Diary” sarà ai primi di marzo al Buenos Aires international film festival dove ha conquistato la selezione ufficiale nella categoria dedicata ai lungometraggi. Intanto Coda è già impegnato nella realizzazione del suo prossimo film intitolato “Histoire d’une larme”. Tema: il fine vita.

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