La Nuova Sardegna

Dal 10 marzo tre cose ci accomunano tutti (o quasi): le mura domestiche, il disinfettante e la noia. Ma c’è anche la voglia di essere produttivi e uscire il prima possibile da questa quarantena. Per fortuna la creatività non mi manca e con il tempo libero a mia disposizione ho pensato di mettere insieme dieci, o più, consigli quotidiani su libri, film, serie tv e tanto altro per passare in modo più piacevole questi giorni a casa.

LIBRI
Una stanza piena di gente di Daniel Keyes, pubblicato all'inizio degli anni '80, è la biografia di William Stanley Milligan, un criminale americano che nel 1977 ha rapito, violentato e derubato tre studentesse. Fin qui nulla di strano. Di storie come queste ne avrete lette e sentite tantissime. Ma la cosa che rende questa storia davvero pazzesca è che a Milligan venne riconosciuto il disturbo di personalità multipla. Nella sua mente convivevano non due, non tre, ma ben 24 personalità diverse. A questo libro è liberamente ispirato il film “Split”, secondo capitolo della trilogia del regista M. Night Shymalan. Ma non solo: proprio quest’anno dovrebbe uscire The Crowded Room, un altro lungometraggio ispirato alla storia di Milligan con protagonista Leonardo Di Caprio.

SERIE TV – FILM
Quante volte ognuno di noi ha desiderato di poter tornare indietro nel tempo per rimediare a piccoli e grandi errori del passato? Probabilmente tantissime.
“C’era una seconda volta”, disponibile su Netflix, è una miniserie composta da quattro episodi incentrata proprio sul tentativo di rimediare ed eventi del passato.
Vincent (interpretato da Gaspard Ulliel) cerca in tutti i modi di dimenticare Louise (Freya Mavor), quella che crede sia stata la donna della sua vita. Una scatola magica, consegnatagli per errore, gli darà la possibilità di tornare indietro nel tempo e riconquistarla. Ma quando una storia finisce ha davvero senso cercare di cambiare il corso delle cose? O dobbiamo rassegnarci al nostro destino? Questa serie cerca di rispondere a queste domande.

ARTICOLI
Articoli, longform e gallery dall’Italia e dal mondo. Un modo per riprendere la buona abitudine di leggere, senza doversi necessariamente buttare su “Infinite Jest” di David Foster Wallace.

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APP
E dopo l’aperitivo, un’altra cosa che ci manca è la possibilità di girare per mostra e musei. Fortunatamente, Google Arts&Culture (disponibile per Ios e Android), è l’applicazione che vi permetterà di visitare le esposizioni più importanti seduti comodamente sul divano di casa vostra. Ma non solo: potrete anche scoprire, grazie ad un selfie, a quale opera d'arte assomigliate e ingrandire le opere per scoprirne i più piccoli dettagli. Insomma, un modo per visitare i vostri musei preferiti e rivedere i quadri del vostro cuore anche in quarantena.

FEED
- @dudewithsign Seth Jacob Phillips, texano, occhiali da sole e cartelli ironici alla mano, ci fa riflettere sulle tematiche più disparate: dallo smettere di indossare t-shirt di band che non ascoltiamo (alzi la mano chi non l'ha mai fatto) all'utilizzo compulsivo dei filtri "quale personaggio di film x sei", in pochissimo tempo è riuscito a farsi conoscere in tutte le parti del mondo e, inevitabilmente, anche a farci ridere e forse un po' vergognare di alcuni nostri comportamenti.
- @insta_repeat Attraverso questo account potrete capire quanto, spesso, dietro ad uno scatto che vi sembra meraviglioso possa nascondersi poca creatività e una certa ripetitività. Qui si gioca tutto sulla serialità con cui le foto vengono realizzate, pensate e condivise. Un modo per ridefinire, una volta conclusa la quarantena, il vostro modo di scattare fotografie.

MUSICA
“Disobey”, Salmo ft. Balzebass Per chi fosse ancora in fissa con “Machete Mixtape vol. 4”, come avrete potuto intuire da quel "volume 4", esistono altri tre mixtape. Nel volume due, pubblicato nel 2013, Salmo collabora, per realizzare questo brano, con Belzebass, duo bergamasco con influenze grind/hard core e death metal. Una canzone per provare a riprendere in mano la discografia del rapper sardo, per cominciare a conoscerlo e apprezzarlo dai suoi primi lavori al suo ultimo album, “Playlist”.

Benedetta Minoliti, ecco chi sono: Milanese con il cuore siciliano, quasi 27enne e giornalista freelance. Laureata in lettere moderne, ho concluso a gennaio la scuola di giornalismo e mi occupo di musica, con un occhio di riguardo anche per l’arte, il cinema e la moda. Ogni giorno vi proporrò una serie di consigli per non annoiarvi durante la quarantena.