La Nuova Sardegna

«Qui ho capito i pregi dell’isolamento»

di Nicola Nieddu
«Qui ho capito i pregi dell’isolamento»

La cantante ha scelto di trascorrere il periodo di quarantena nella sua casa in Gallura tra ginnastica, film e musica

06 aprile 2020
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SASSARI. Amii Stewart, una delle regine del pop, ha scelto la Sardegna per la sua quarantena. Non è una scelta casuale perché la cantante statunitense di Washington, che da anni vive in Italia, è residente nell’isola da circa vent’anni dove possiede una casa nella zona di Arzachena. Amii Stewart è una cantante e un’interprete straordinaria che emoziona a ogni nota, un’artista poliedrica che in Italia ha trovato la sua seconda casa. Ha anche collaborato con alcuni tra i più grandi musicisti italiani come Ennio Morricone, ma anche con Mike Francis e Gianni Morandi. E nei primi anni 80 ha conosciuto la Sardegna.

«Un amore a prima vista – ha detto l’artista –, ricordo che uno dei miei primi concerti, forse proprio il primo, fu per un compleanno dell’Aga Khan. In quel momento ho lasciato un pezzo del mio cuore in questa terra straordinaria con una bellezza unica, i suoi profumi e i sapori tipici. Ci sono ritornata altre volte per concerti e vacanza, poi una ventina di anni fa, con mio marito abbiamo affittato una casa per un paio di settimane e li è nata l’idea di acquistare casa. Diciamo che mi divido tra la Sardegna, Roma e il resto del mondo quando viaggio per lavoro». E in questo periodo di stop forzato, le giornate sarde di Amii Stewart iniziano con una sana ginnastica, poi una passeggiata in giardino, film, i social, e ovviamente la musica con i vocalizzi, le lezioni di canto su internet e dei duetti online con il maestro Alessandro Quarta, un virtuoso del violino. «Trascorro le giornate come una normalissima persona, sto a casa ed esco una volta ogni dieci giorni per fare la spesa. Mi piace leggere libri di qualsiasi genere, e ultimamente cerco di evitare i telegiornali sia italiani che americani perché parlano solo di tragedie. Una violenza psicologica e spirituale. Il momento è difficile, ma tutti dobbiamo sacrificarci e quando tutto finirà, sono convinta, ci troveremo migliorati. Questo – ha proseguito la Stewart – deve essere anche un momento di grande riflessione e pensare che mondo vorremo nel futuro. Ci vuole una tragedia per fare uscire il meglio, a volte anche il peggio purtroppo, della gente. Ci vogliono carattere, forza e positività. Se riusciamo a comportarci bene, ci sarà un futuro brillante per l’intera umanità. Vivendo in questo periodo in Sardegna, ho capito che l’isolamento può essere un pregio». Amii Stewart, così come tutti i cantanti, ha dovuto annullare diversi concerti. E insieme a lei, l’intera orchestra che l’accompagna. «Anche per il mondo della musica, questa pandemia è una mazzata. I musicisti hanno famiglia, mutui e bollette da pagare. Si parla di riapertura graduale e la cosa che mi dispiace è che la musica e l’arte in generale sono sempre messi per ultimi. Sono invece convinta che l’arte e la musica sono importanti per nutrire l’anima. Per esempio in Sardegna si potrebbero organizzare degli eventi all’aperto con i dovuti accorgimenti del primo periodo post pandemia. Non parlo di megaconcerti, ma di situazione organizzate per bene, magari con posti a sedere. Diciamo che con pazienza e buona volontà si potrà fare tutto, tutti insieme. E poi – ha concluso Amii Stewart – natura e arte nutrono l’anima e lo spirito. In questo momento ne abbiamo tanto bisogno».

E nel suo “buen retiro” sardo Amii Stewart si prepara per un ritorno in grande stile con una tournée mondiale accompagnata dai suoi musicisti. Da “Knock On Wood”, grande successo internazionale della disco music, ai brani di Morricone, Bacalov, Piovani e via discorrendo. Perchè con Amii Stewart la musica fa ballare e, allo stesso tempo emozionare.

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