La Nuova Sardegna

“Il Grano e la Volpe”, online il docufilm sull’elicottero scomparso in Sardegna nel 1994

“Il Grano e la Volpe”, online il docufilm sull’elicottero scomparso in Sardegna nel 1994

Sarà visibile sul nostro sito per dieci giorni

09 aprile 2020
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SASSARI. Sul sito della Nuova Sardegna per dieci giorni può essere visto “Il Grano e la Volpe”, il docufilm d’inchiesta sulla Ustica sarda realizzato nel 2015 da un’équipe composta dal giornalista Vincenzo Guerrizio, dal regista Raffaele Manco, dal produttore Francesco Deplano e dalla fotografa Raquel Garcia Alvarez. Una rigorosa ricostruzione della vicenda dell’elicottero Agusta A-109 della guardia di finanza, nome in codice Volpe 131, svanito nel nulla la sera del 2 marzo del 1994 durante un volo di pattugliamento nella Sardegna sud orientale. A bordo, due militari sardi: il maresciallo Gianfranco Deriu, 42 anni di Cuglieri, e il brigadiere Fabrizio Sedda, 28 anni di Ottana.

Il Grano e la Volpe-2016-Integrale from PianoC on Vimeo.



Cominciò così, 26 anni fa, una storia inquietante che forze oscure hanno cercato in tutti i modi di seppellire sotto un cumulo di falsità, omissioni e depistaggi per accreditare l’ipotesi di un “possibile incidente”, ignorando perfino le dichiarazioni, chiare e concordanti, di quattro testimoni oculari, che dicono invece di aver visto l’elicottero precipitare in mare davanti a Caso Ferrato. Forse addirittura abbattuto. Poi qualcuno ha cercato di bloccare l’inchiesta della procura di Cagliari, erigendo il muro del segreto di Stato. Paradossalmente, proprio questo tentativo di nascondere una verità scomoda conferma che il maresciallo Deriu e il brigadiere Sedda sono stati uccisi in un contesto che doveva e deve rimanere segreto. Il segreto di Stato è stato poi scardinato dalla magistratura, ma quanto è accaduto a Capo Ferrato nel marzo 1994 continua a restare un mistero. E sulla storia di Volpe 132 si allungano le ombre opache di ambienti dei servizi segreti, mentre crescono i sospetti di possibili legami con altre vicende oscure. Come quella dell’omicidio, avvenuto a Mogadiscio 18 giorni dopo, della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Milan Hrovatin e della strage dell’equipaggio della nave Lucina, compiuto nel luglio di quello stesso anno nel porto algerino di Jen-Jen. La Nuova Sardegna ha cercato per anni di aprire un varco il quel “muro di gomma” che continua a nascondere il destino di Volpe 132, tanto da portarci a definire questo caso come “l’Ustica sarda”. Purtroppo, neppure l’esito della perizia tecnica sui pochi frammenti dell’elicottero trovati in mare, ha dato una svolta alle indagini.

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Certo, ora c’è un nuovo punto di partenza: i riscontri scientifici dicono infatti che Volpe 132 è esploso in volo (come hanno sempre detto i testimoni oculari) e l’ipotesi di reato sulla quale si indaga è duplice omicidio volontario. Alcuni anni fa un’équipe composta dal giornalista Vincenzo Guerrizio, dal regista Raffaele Manco, dal produttore Francesco Deplano e dalla fotografa Raquel Garcia Alvarez ha cominciato a lavorare sul caso Volpe 132. Nel 2015 è nato così “Il Grano e la Volpe”.

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Alle ipotesi suggestive, gli autori hanno preferito la sobrietà dei fatti e la concretezza delle testimonianze. Il risultato è un lavoro potente e coinvolgente, che fornisce tutti gli strumenti per penetrare nel mistero dell’elicottero scomparso e intuire così una verità tragica e scomoda. Il film, grazie anche all’impegno dell’addetta stampa Samantha Giusti, è stato finora proiettato in collaborazione con associazioni culturali e di promozione sociale e, ultimamente, anche con le scuole. Gli autori del “Grano e la Volpe” hanno concesso alla Nuova la riproduzione del film per dieci giorni nel suo sito internet. Una prova d’impegno civile e promozione della legalità che merita un grande rispetto e un ringraziamento sincero. (Pagina Facebook ufficiale del docufilm)

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