La Nuova Sardegna

Cognomi sardi: Vacca, capostipite dall'aspetto bovino. Ma Baccaredda forse è un tonno

di Mauro Maxia

Nell'isola 1400 famiglie. Attestato dal 1100 con la forma Bacca, nel 1321 a Castelsardo come Vacha. Tra le tante varianti anche Acca

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Nella classifica dei cognomi sardi Vacca si piazza al 27° posto subito dopo Orrù e prima di Atzori. Nell’Isola conta circa 1400 famiglie ed è diffuso soprattutto nella parte meridionale. Nell’ex provincia di Cagliari risiedono quasi mille famiglie. Ha l’epicentro a Cagliari (180) con grossi nuclei a Carbonia (59), Quartu Sant’Elena (56), Arbus (42), Villacidro (40), Sorso (38), Ovodda (35), Iglesias (33), Oristano (32), Selargius (30), Quartucciu e Sassari (29), Assemini e Nùoro (22), Monserrato (20), Maracalagonis e Villamar (19), Cabras, Capoterra, Carloforte, Guspini e Sant’Antioco (18), Fluminimaggiore e Lanusei (17), Gonnosfanadiga, Porto Torres, Samassi, Sanluri e Sarroch (15).

A Vacca va aggiunto Acca, che rappresenta una variante aferetica, e che a sua volta conta circa 110 famiglie di cui 85 in Sardegna. Da Acca sono derivati Accaredda e Accareddu. Quest’ultimo è specifico di Bonarcado da dove si è diffuso a Oristano e Bauladu.

Sul piano storico è documentato dal 1100 con la forma Bacca nei condaghi di Santa Maria di Bonarcado, San Nicola di Trullas, San Michele di Salvennor (Vaca), San Pietro di Silki e San Leonardo di Bosove. Nel 1321 è presente a Castelsardo con la forma Vacha. Nell’Atto di pace del 1388 tra il Regno d’Arborea e la Corona d’Aragona è attestato con le scritture Vacca, Vaca e Vacha a Macomer, Nurachi, Nureci, Pozzomaggiore, Rebeccu, Sanluri, Siamaggiore, Tinnura e Gonnosnò. Durante il 1400 è citato nell’antica diocesi di Sorra. Nel 1500 è registrato a Oristano, nel 1522 a Perfugas, nel 1555 a Sassari, nel 1599 a Bosa, nel 1618 a Cagliari, nel 1650 a Santu Lussurgiu, nel 1660 a Sanluri, nel 1739 a Ittiri anche con le varianti Acca, Aca e Vaca. È citato con diversi personaggi negli atti dei Parlamenti del Regno di Sardegna.

Durante il 1800 è attestato a Villasor (1809), ad Arbus (1832), Monastir (1842). Nelle liste di leva del 1880 risulta presente anche a Capoterra, Desulo, Fluminimaggiore, Gairo, Gonnosfanadiga, Guspini, Irgoli, Loceri, Nuragus, Ovodda, Paulilatino, Santadi, Sestu, Simala, Terralba, Tratalias, Villamar e Villamassargia.

Nel 1738 Vacca è attestato tra i fondatori di Carloforte con cinque famiglie provenienti da Tabarka (Tunisia) ma originarie della Liguria. Va tenuto presente, infatti, che Vacca oltre a essere un cognome tipico della Sardegna, esiste anche come cognome a sé stante in altre regioni, specie in Puglia e nell’Italia meridionale. Questo fatto, diversamente dalla gran parte degli altri cognomi sardi, non consente di sapere quanti dei Vacca residenti nel resto d’Italia abbiano origini sarde anche se si può stimare che rappresentino non meno di un quarto di quelli residenti nell’Isola.

Come altri cognomi formati da nomi di animali, alla base può avere un soprannome legato all'aspetto fisico o al carattere del capostipite. Dal 1600 a Cagliari è attestato anche Baccaredda che può essere un adattamento del cognome italiano Vaccarella o essere formato dal termine marinaresco baccarella ‘specie di grosso tonno’. I Vacha attestati nel 1321 a Castelsardo possono avere origine liguri come quelli di Carloforte oppure rispecchiare i toponimi Bacca e Vacca relativi a due villaggi della Corsica del sud.

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