La Nuova Sardegna

Musei sardi, primavera della cultura post-covid 19

Stefano Ambu
Musei sardi, primavera della cultura post-covid 19

La direttrice regionale Giovanna Damiani ha annunciato le novità: una riorganizzazione che toccherà tutti i siti

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CAGLIARI. Riflettori su musei e siti archeologici della Sardegna. Non solo perché la luce, grazie ai nuovi impianti di illuminazione con tecnologie a basso impatto ambientale, valorizzerà ancora di più Nora, Tharros, Barumini e Porto Torres con tecnologie a basso impatto ambientale. Ma anche perché per il patrimonio culturale sardo è alle porte una sorta di primavera post Covid. Che, per forza di cose, sarà più che benvenuta visto che bisognerà rincorrere i turisti persi per ora a causa dell'emergenza sanitaria.

Il rilancio - che arriva insieme alla nuova riorganizzazione di sedi e competenze decisa dal ministro della Cultura Dario Franceschini- toccherà tutta l'isola. Dalla ristrutturazione e l'ammodernamento del deposito reperti e delle sale espositive del museo Sanna a Sassari. Alla riapertura dell'ex museo archeologico di Cagliari con nuovi spazi espositivi, servizi e ristorazione.

"Ci saranno tutti i servizi aggiuntivi- ha annunciato da Giovanna Damiani, direttrice della direzione regionale Musei Sardegna ieri nel corso di una conferenza stampa a Castello - e sfrutteremo la bella terrazza con vista su Santa Gilla. Ci saranno anche sale per le esposizioni temporanee. Sarà il punto di accesso alla Cittadella".

Interventi anche al museo Asproni di Nuoro con il restauro del primo piano. "Vogliamo rilanciarlo come merita- ha detto Damiani- perché racconta di tutta l'area archeologica del Nuorese. Preziosissima. Avrà un bel giardino. E disporrà di servizi aggiuntivi al piano terra per invogliare anche i privati a investire su questi ambienti da utilizzare e promuovere. Anche, eventualmente, in maniera indipendente dal museo.".

Ampliamento in vista anche per l'Antiquarium turritano di Porto Torres "Abbiamo giá i finanziamenti, come negli altri casi. Sarà una totale riqualificazione- ha spiegato- con una maggiore visibilità anche dal mare". Damiani lascerà l'incarico in Sardegna il prossimo 30 maggio. Ed è stata l'occasione per parlare del recente passato con i lavori realizzati, il presente con le iniziative in programma, il futuro con le nuove prospettive dei musei in Sardegna. Soprattutto alla luce della nuova riorganizzazione amministrativa che cambierà la geografia dell’offerta culturale in termini di competenze.

Cagliari avrà il suo Museo Archeologico Nazionale autonomo, l’unico in Sardegna, che comprenderà la Pinacoteca Nazionale, l’Ex Museo Regio e lo Spazio San Pancrazio. La struttura che ospita i bronzetti nuragici e i giganti di Mont'e Prama conquista quindi, grazie all'autonomia, un posto tra i dieci più importanti tesori della cultura italiana insieme a pezzi da novanta internazionali come il Colosseo e gli Uffizi.

Sassari invece ospiterà la nuova sede regionale della Direzione Musei Sardegna. Presentata anche la campagna di comunicazione che prevede la realizzazione di un nuovo logo, la produzione di video, spot, campagne stampa, poster (ad esempio i Giganti di Mont'e Prama al porto di Cagliari) e depliant con l’obiettivo di informare sulla necessità di promuovere i nostri tesori culturali, favorire lo sviluppo turistico del territorio e dotarsi di strumenti di promozione rivolti a viaggiatori e turisti. Inoltre, verranno presentati in esclusiva, i video promozionali, i tour virtuali e le nuove campagne social che stanno riscontrando la partecipazione e il favore del grande pubblico.

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