La Nuova Sardegna

«La letteratura fantastica, corpo a corpo con la realtà»

di Stefano Ambu
«La letteratura fantastica, corpo a corpo con la realtà»

L’organizzatrice del festival Tuttestorie parla dell’immaginario dei bambini

26 maggio 2020
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Animali che parlano, bestie feroci che mangiano nonna e nipote, maghi che spuntano da una lampada. Fiabe, favole e letteratura fantastica resistono. E non per scappare dalla realtà. Ma magari per capirla meglio. O iniziare a capirla come succede ai bambini, principali fruitori di questo genere. «Nelle fiabe – racconta Manuela Fiori, libraia di Tuttestorie, in via Orlando a Cagliari, e organizzatrice di Tuttestorie, il principale evento in Sardegna riservato alla letteratura per bambini – c’è tutto l’armamentario di uno scrittore per l’infanzia. E non solo per l’infanzia. Le fiabe raccontano la complessità della vita, i pericoli, le difficoltà, le umiliazioni, i conflitti familiari, gli ostacoli da superare, ma nello stesso tempo ci dicono che i deboli, i piccoli, gli indifesi possono farcela, che vale la pena di correre dei rischi, di affrontare il bosco, di fuggire da ciò che ci fa star male».

Ma non è fuga dalle cose di tutti i giorni. «Le fiabe – continua Fiori – non edulcorano, non nascondono la malvagità e la crudeltà della vita, ma la raccontano con l’uso sapiente dei simboli e metafore, nel tempo sospeso del “c’era una volta” che consente ai bambini immedesimazione, ma nello stesso tempo anche quel distacco, quel viaggio nell’altrove che li fa sentire al sicuro e protetti. I bambini non hanno paura delle fiabe, sono gli adulti che spesso non riescono ad affrontarle con loro e allora propongono versioni edulcorate che banalizzano». Ed è quindi la risposta sul senso del raccontare fiabe è favole ai bambini. Con vecchie e nuove conoscenze. «Se parliamo di fiabe classiche, soprattutto i più piccoli e qui la scelta cade sui classici da Cappuccetto Rosso ai Tre Porcellini, da Cenerentola a Biancaneve. Ma se entriamo nei territori della fiaba contemporanea e del fantasy, anche i più grandi. A partire da Harry Potter, moltissima letteratura contemporanea per ragazzi è debitrice del patrimonio fiabesco. Penso al romanzo “Lucilla” di Annet Schaap, che sarà ospite del prossimo festival Tuttestorie, o a “Versi perversi” di Roald Dahl o alla raccolta di poesia di Silvia Vecchini “In mezzo alla fiaba”.

E quando il bambino non va dal libro, a volte è il libro che va da lui. Ad esempio a scuola. Emblematica l’esperienza di Giusy Sestu, scuola primaria Colombo, insegnante molto vicina al mondo di Tuttestorie. Un progetto sul viaggio e sul bosco, scenario di Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel, Biancaneve. Letture in classe. Letture in aula. Poi focus su Cappuccetto. Si è partiti dalla domanda: cosa rappresenta per te il bosco? E i bambini hanno tirato fuori di tutto. Alla fine del percorso la maestra ha ordinato le parole dividendole per gruppi: a sinistra i pericoli (turbamento, perdita, sconfitta), al centro le risorse (il donatore, l’oggetto magico, il sassolino), a destra gli elementi positivi (bellezza, ricongiungimento, incontro, cambiamento). «Sono venute fuori delle riflessioni interessantissime- racconta Fiori – da parte dei bambini. Il viaggio come metafora di vita, luogo da attraversare per cambiare, trasformarsi e crescere».

Tuttestorie resiste anche al coronavirus. E si farà a ottobre in una situazione (scuole chiuse o aperte?) tutta da verificare. Tre gli appuntamenti del festival con tre ospiti che nel loro lavoro attingono al repertorio del fiabesco. Dall’incontro con Annet Schaap (illustratrice olandese al suo esordio come scrittrice), autrice di “Lucilla”. Ai laboratori a cura di Nicoletta Gramantieri (bibliotecaria, responsabile della Biblioteca Sala Borsa Ragazzi Bologna) e di Albertine (illustratrice svizzera, ha appena vinto il Premio Andersen Internazionale, il Nobel della Letteratura per l’Infanzia). L’edizione di quest'anno è intitolata “Corpo a corpo. Racconti, visioni e libri dentro e fuori di me” ed è in programma da 22 al 28 ottobre 2020, a Cagliari, Gonnesa, Ruinas, Sanluri e su piattaforma digitale. Anteprime dall’8 ottobre. Le classi possono iscriversi sino al 15 giugno. Agli studenti, dall’infanzia alla secondaria di 1° grado, sono destinati circa 150 appuntamenti: incontri, laboratori di lettura, di illustrazione, scientifici, tutti dedicati al tema del corpo, con 36 ospiti nazionali e internazionali fra scrittori, illustratori, divulgatori scientifici, narratori, artisti ed esperti di letteratura per l’infanzia. Si parla anche di corpi bestiali. Ad esempio nell’ “Esopo rap” di Luigi Dal Cin.

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