La Nuova Sardegna

È morto il papà della fecondazione assistita

BOLOGNA. Medico, ginecologo, luminare della fecondazione assistita, strenuo sostenitore di un insegnamento laico, mente brillante, aperta e curiosa agli scambi. Era tutto questo, e non solo, Carlo...

06 luglio 2020
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BOLOGNA. Medico, ginecologo, luminare della fecondazione assistita, strenuo sostenitore di un insegnamento laico, mente brillante, aperta e curiosa agli scambi. Era tutto questo, e non solo, Carlo Flamigni, forlivese, classe 1933, morto ieri mattina nella sua casa di famiglia nella città romagnola per una malattia che lo ha portato via in poco tempo. Nonostante i suoi 87 anni, ha lavorato fino a pochi giorni fa, lucidissimo, e l'ultimo monito che ha lasciato ai colleghi è stato a non abbassare la guardia sui diritti acquisiti.

Su Facebook lo ricorda il figlio, Carlo Andrea, con un «ciao papà, speravo che questo momento non arrivasse mai». Il curriculum di Flamigni è ricchissimo ma il professore sarà ricordato come il papà della fecondazione assistita nel nostro Paese.

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