Dieci romanzi che raccontano le storie dell’isola
Da venerdì 2 ottobre una nuova collana: si parte con “Nel tempo di mezzo” di Marcello Fois
25 settembre 2020
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Dieci romanzi che raccontano le storie dell’isola. Da venerdì 2 ottobre parte la nuova iniziativa editoriale della Nuova: “Scrittori di Sardegna”. Un volume a settimana, in edicola a 7,50 euro oltre il prezzo del quotidiano.
Si comincia con “Il tempo di mezzo” di Marcello Fois. Vincenzo Chironi mette piede per la prima volta in Sardegna nel 1943, l'anno della grande fame. Con sé ha solo un vecchio documento che certifica la sua data di nascita e il suo nome, ma per scoprire chi è lui veramente dovrà intraprendere un viaggio ancora più faticoso di quello affrontato col piroscafo che l'ha condotto fin lì. Con una lingua capace di abbracciare l’alto e il basso e di potenziare lo scorrere del tempo sino a dilatarlo nell’epica, Fois dipinge un mondo in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano.
Venerdì 9 settembre “Chirù”, secondo romanzo di Michela Murgia dopo l’esordio di “Accabadora”. Protagonisti sono Eleonora e Chirú. Quando s’incontrano lui ha diciotto anni e lei venti di più. Le loro vite sembrano non avere niente in comune. Eppure è con naturalezza che lei diventa la sua guida. Eleonora non è nuova a quell’insolito tipo di istruzione. Nel suo passato ci sono tre allievi, due dei quali hanno ora vite brillanti e grandi successi. Che ne sia stato del terzo, lei non lo racconta volentieri. Eleonora offre a Chirú tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia del suo sguardo nuovo, l’energia di tutte le prime volte.
Terzo volume della collana sarà “La chiave dello zucchero” di Giacomo Mameli, in edicola il 16 settembre. La seconda guerra mondiale raccontata da sette diretti protagonisti, e dentro i loro racconti una moltitudine di tragedie rimosse. Seguirà, il 23 settembre, “La cercatrice di corallo” di Vanessa Roggeri. Achille e Regina si incontrano per la prima volta nell’estate del 1919, di fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. A travolgerli non è solo un sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Il 30 settembre arriverà in edicola “Sulla faccia della terra” di Giulio Angioni”. Una notte di luglio del 1258 Mannai Murenu si ritrova mezzo morto nella presa e distruzione della città sarda di Santa Gia da parte dei pisani. Settant'anni dopo, invece, racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un'isoletta dello stagno di Cagliari, lebbrosario evacuato dopo che i malati sono stati letteralmente catapultati dagli aggressori toscani a infettare la città assediata.
Il 6 ottobre sarà la volta del capolavoro “Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta, definito da George Steiner «una delle opere più importanti della narrativa mondiale del Novecento». Seguirà, il 13 ottobre, “Il cammino lento dell’ombra” di Bachisio Bandinu. L’ombra accompagna Frantziscu fin dalla nascita, nell'infanzia e nell'adolescenza. Sparisce quando il ragazzo si trasferisce a Milano. Ritorna quando, dopo quindici anni, Frantziscu rientra in Sardegna, e lo guida nella nuova esperienza di un'isola in profonda trasformazione. Il 20 ottobre sarà la volta di Gianni Tetti con “Mette pioggia”, testo distopico che racconta l’ultima settimana che resta all’umanità. Il 27 ottobre sarà in edicola “A tie solu bramo” di Giulio Neri. In un paese del Sud Sardegna arriva Clelia Boero, la «Torinese», e tutto cambia. Infine, il 4 dicembre, chiusura della collana con Milena Agus e il suo “Terre promesse”. La scrittrice insegue le terre promesse di tre generazioni di una famiglia sarda, dalla madre che sogna il matrimonio della figlia con un ricco possidente, alla figlia che sogna di essere amata da un uomo sfuggente, al nipote che si trasferisce in America, già terra promessa dell’Italia povera, inseguendo la musica. (red.c.)
Si comincia con “Il tempo di mezzo” di Marcello Fois. Vincenzo Chironi mette piede per la prima volta in Sardegna nel 1943, l'anno della grande fame. Con sé ha solo un vecchio documento che certifica la sua data di nascita e il suo nome, ma per scoprire chi è lui veramente dovrà intraprendere un viaggio ancora più faticoso di quello affrontato col piroscafo che l'ha condotto fin lì. Con una lingua capace di abbracciare l’alto e il basso e di potenziare lo scorrere del tempo sino a dilatarlo nell’epica, Fois dipinge un mondo in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano.
Venerdì 9 settembre “Chirù”, secondo romanzo di Michela Murgia dopo l’esordio di “Accabadora”. Protagonisti sono Eleonora e Chirú. Quando s’incontrano lui ha diciotto anni e lei venti di più. Le loro vite sembrano non avere niente in comune. Eppure è con naturalezza che lei diventa la sua guida. Eleonora non è nuova a quell’insolito tipo di istruzione. Nel suo passato ci sono tre allievi, due dei quali hanno ora vite brillanti e grandi successi. Che ne sia stato del terzo, lei non lo racconta volentieri. Eleonora offre a Chirú tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia del suo sguardo nuovo, l’energia di tutte le prime volte.
Terzo volume della collana sarà “La chiave dello zucchero” di Giacomo Mameli, in edicola il 16 settembre. La seconda guerra mondiale raccontata da sette diretti protagonisti, e dentro i loro racconti una moltitudine di tragedie rimosse. Seguirà, il 23 settembre, “La cercatrice di corallo” di Vanessa Roggeri. Achille e Regina si incontrano per la prima volta nell’estate del 1919, di fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. A travolgerli non è solo un sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Il 30 settembre arriverà in edicola “Sulla faccia della terra” di Giulio Angioni”. Una notte di luglio del 1258 Mannai Murenu si ritrova mezzo morto nella presa e distruzione della città sarda di Santa Gia da parte dei pisani. Settant'anni dopo, invece, racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un'isoletta dello stagno di Cagliari, lebbrosario evacuato dopo che i malati sono stati letteralmente catapultati dagli aggressori toscani a infettare la città assediata.
Il 6 ottobre sarà la volta del capolavoro “Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta, definito da George Steiner «una delle opere più importanti della narrativa mondiale del Novecento». Seguirà, il 13 ottobre, “Il cammino lento dell’ombra” di Bachisio Bandinu. L’ombra accompagna Frantziscu fin dalla nascita, nell'infanzia e nell'adolescenza. Sparisce quando il ragazzo si trasferisce a Milano. Ritorna quando, dopo quindici anni, Frantziscu rientra in Sardegna, e lo guida nella nuova esperienza di un'isola in profonda trasformazione. Il 20 ottobre sarà la volta di Gianni Tetti con “Mette pioggia”, testo distopico che racconta l’ultima settimana che resta all’umanità. Il 27 ottobre sarà in edicola “A tie solu bramo” di Giulio Neri. In un paese del Sud Sardegna arriva Clelia Boero, la «Torinese», e tutto cambia. Infine, il 4 dicembre, chiusura della collana con Milena Agus e il suo “Terre promesse”. La scrittrice insegue le terre promesse di tre generazioni di una famiglia sarda, dalla madre che sogna il matrimonio della figlia con un ricco possidente, alla figlia che sogna di essere amata da un uomo sfuggente, al nipote che si trasferisce in America, già terra promessa dell’Italia povera, inseguendo la musica. (red.c.)