La Nuova Sardegna

Pisanu: 

«Oltre le Regioni»

«Oltre le Regioni»

La pandemia ha in qualche modo messo in crisi l’unità d’Italia. Gli scontri, anche duri, tra il governo e i governatori vari hanno riacceso vecchi campanilismi che sembravano ormai sopiti. Una lotta...

27 settembre 2020
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La pandemia ha in qualche modo messo in crisi l’unità d’Italia. Gli scontri, anche duri, tra il governo e i governatori vari hanno riacceso vecchi campanilismi che sembravano ormai sopiti. Una lotta tra guelfi e ghibellini del nuovo millennio che ha fatto scricchiolare quel principio di solidarietà economica, politica e sociale su cui si fonda il regionalismo in Italia. Così avevano voluto i Padri costituenti. Ma, si dirà ora, un’altra epoca. Oggi i presidenti di Regione, ribattezzati governatori, si comportano da piccoli capi di Stato, spesso in contrasto con lo Stato vero. L’emergenza Covid è stata appunto il loro grande palcoscenico: ogni giorno in tv o sul web a dare i numeri della pandemia e a illustrare ordinanze su ordinanze che in più di una occasione erano in contrasto con quanto deciso dal governo. Per loro una grandissima visibilità. I successi elettorali di Zaia, De Luca, Emiliano, Toti sono figli di quella esposizione mediatica che ha trasformato i governatori in una sorta di influencer capaci di abbattere le bandiere politiche. I casi di Veneto e Campania sono sotto gli occhi di tutti. Ma questo interventismo dei governatori, spesso in chiave anti-governativa, è visto come un passo indietro da chi come l’ex ministro Beppe Pisanu nelle regioni ci ha creduto, ma che di fronte a questo scenario non può che dichiararsi un regionalista deluso. A suo avviso «la popolarità dei governatori cresce con il crescere della loro dissidenza verso lo Stato e i poteri centrali. È un dato su cui riflettere anche alla luce delle ultime elezioni regionali – sottolinea –. Mentre con il dilagare della pandemia Ursula von der Leyen propone il progetto di una sanità europea e l’Organizzazione mondiale della sanità invoca giustamente rimedi universalmente condivisi, i nostri governatori procedono in ordine sparso o contestando l’autorità sanitaria nazionale o minacciando la chiusura di confini nazionali che non esistono. È un miracolo che il ministro della Sanità, Roberto Speranza, sia in qualche modo riuscito a ricomporre le file». Pisanu, senza citarla, fa riferimento anche alla Sardegna, alla guerra estiva tra il governatore Solinas e il ministro Boccia, alle ordinanze che provavano a scardinare principi costituzionali inviolabili.

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