La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Riapre a Cagliari il Museo archeologico e la Pinacoteca nazionale, primo istituto in Sardegna, dotato di autonomia speciale. Per l’occasione viene esposto un reperto che è stato a Roma nella mostra su Cartagine. Si tratta di un cippo con danza rituale del V-VI sec A.C. Proveniente da Tharros. A rotazione verranno esposti i reperti più significativi. Per visitare i musei è consigliata la prenotazione all’indirizzo: man-ca.prenotazioni@beniculturali.it. Dopo oltre due mesi di chiusura anche i Musei Civici di Cagliari sono pronti alla ripartenza già da domani.

«La Galleria Comunale d’Arte, il Palazzo di Città e il Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu sono felici di riaccogliere i visitatori dopo questa pausa che li ha visti chiusi al pubblico pur non avendo mai smesso di lavorare» comunica l’istituzione cagliaritana. Un momento importante in cui i musei sono i primi luoghi della cultura a ripartire in quanto i meno pericolosi davanti all’insidia dei contagi grazie alla facilità di contingentazione e di tracciabilità dei visitatori. Un piccolo importante passo per un ritorno alla normalità che in questa prima fase prevede l’apertura soltanto nei giorni feriali nel rispetto di tutte le regole per la sicurezza con l’obbligo di indossare le mascherine, distanziamento, ingressi contingentati e prenotazioni on line.

I tre musei propongono oltre al patrimonio d’arte della città con le sue Collezioni Civiche anche le mostre temporanee. La Galleria Comunale d’Arte, ospitata all’interno dei Giardini Pubblici di Cagliari, gioiello botanico della città è un’occasione per riscoprire l’ampia raccolta di opere d’arte del Novecento. Visitabile anche la mostra temporanea “Giorgio Princivalle. L’anima malinconica delle cose”retrospettiva dedicata all’artista a distanza di trent’anni dalla sua scomparsa. A Palazzo di Città la mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei: “Steve McCurry. Icons”.

Sempre a Cagliari riaprono i Centri d’arte Il Ghetto, l’Exma e Castello di San Michele a partire da martedì 19. Per incentivare le visite fino al 31 gennaio le mostre nei tre centri d’arte comunali saranno visitabili con un biglietto da 2 euro.

A Oristano riaprono, sempre su prenotazione e con le regole anti virus: il Museo Antiquarium arborense, la Pinacoteca Carlo Contini, la sala studio dell’Archivio storico del Comune e il Centro di documentazione sulla Sartiglia.

Nel Museo Antiquarium arborense riprendono anche le attività di fruizione, ricerca e tirocinio.