La Nuova Sardegna

Sanremo, braccio di ferro sulla sicurezza

di Claudia Fascia
Sanremo, braccio di ferro sulla sicurezza

Il Consiglio superiore della sanità chiede il rispetto della norme Covid. Rai e Amadeus replicano: «Salute priorità assoluta»

24 gennaio 2021
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ROMA. «Primo obiettivo la salute e la sicurezza di tutte le persone coinvolte: è la priorità per la quale la Rai e Amadeus «stanno lavorando insieme da mesi in vista di Sanremo 2021, confermato dal 2 al 6 marzo». A sottolinearlo è Viale Mazzini nel giorno in cui il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ricorda che il festival «non fa eccezioni» e deve adeguarsi alle «stesse regole che valgono per qualsiasi evento pubblico». Ma anche nel giorno in cui il conduttore e direttore artistico, in un’intervista al Corriere della Sera, chiede con forza il pieno sostegno di azienda, discografia e città di Sanremo: «Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022», dice senza giri di parole.

«La Rai è compatta, ma il fronte deve essere unito anche nei confronti di tutte le polemiche, sennò sembra il classico armiamoci e partite», incalza Amadeus, dopo il dibattito sulla presenza del pubblico, le critiche di esponenti del mondo dello spettacolo per i teatri chiusi, le preoccupazioni dell’industria discografica che con Fimi, Afi e Pmi ha fatto appello al ministro della Salute Speranza e al Comitato tecnico scientifico per la definizione di un protocollo di sicurezza. Un fronte sul quale la Rai assicura il massimo impegno: «I protocolli sanitari prevedono ovviamente all’interno del Teatro Ariston le regole che sono state applicate nel pieno rispetto delle normative previste dai vari Dpcm e che continuano a garantire livelli di sicurezza adeguati a tutti i programmi televisivi». Niente pubblico pagante né a inviti, come ha già indicato il prefetto di Imperia Alberto Intini: in platea siederanno 380 figuranti contrattualizzati, mentre una parte della sala dovrebbe essere occupata dall’imponente scenografia. Chiusa invece la galleria, che potrebbe essere destinata ai fotografi.

Per i giornalisti, fortemente voluti da Amadeus anche perché coinvolti nelle votazioni del venerdì sera, «si sta lavorando per una sala stampa che possa consentire le attività necessarie nelle condizioni di massima sicurezza», spiega la Rai. Gli accreditati, ridotti a un’ottantina, potrebbero essere sistemati al Palafiori, anche qui con protocolli e tamponi. Quanto agli eventi ospitati negli ultimi due anni sul palco esterno di piazza Colombo, ora cancellati per il rischio di assembramenti, potrebbero spostarsi almeno in parte nella nave che era stata immaginata come “bolla” per accogliere il pubblico. Un Festival in sicurezza, ma «non blindato», perché altrimenti «non serve a niente, non è uno spettacolo televisivo, passerebbe alla storia per il Sanremo del Covid», sostiene Amadeus. «Sì al festival ma in grande sicurezza e niente attività esterne come peraltro stabilisce il prefetto. Seguiamo le disposizioni di legge e, come è stato fatto per Sanremo giovani, si può portare a casa l’evento», commenta su Twitter il ceo della Fimi, Enzo Mazza.

Peraltro il festival è importante anche per l’industria musicale, «tra i settori più colpiti dalla pandemia», fa notare la Rai, ricordando «l’impegno che l’azienda sta portando avanti da marzo scorso per moltiplicare la propria offerta sulle varie piattaforme mettendosi a disposizione di tutto il mondo dello spettacolo». Un messaggio potrebbe arrivare proprio dall’Ariston: il festival potrebbe collegarsi con i teatri di alcune grandi città, per lanciare un segnale di ripartenza. Il cast, intanto, si arricchisce di Matilda De Angelis. L’attrice bolognese, in questi giorni alla ribalta con la serie Hbo “The Undoing” con Nicole Kidman e Hugh Grant, sarà co-conduttrice per una sera.

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