La Nuova Sardegna

Topolino e Minni nel futuro con le matite di Silvio Camboni

di Fabio Canessa
Topolino e Minni nel futuro con le matite di Silvio Camboni

Esce il primo volume di una collana Panini Comics dedicata ai personaggi Disney. “Mickey e l’oceano perduto”, disegnato dal fumettista sardo in stile steampunk

06 maggio 2021
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Un nuovo modo di concepire il fumetto Disney, di vedere Topolino e gli altri personaggi del suo universo sotto un altro punto di vista, con una rappresentazione che si allontana almeno in parte della tradizione. Una collana di graphic novel, già edite in Francia da Glénat, che ora arriva in Italia con Panini Comics. A dare il via alle pubblicazioni è “Mickey e l’oceano perduto” scritta dal francese Denis-Pierre Filippi e disegnata dal sardo Silvio Camboni, originario di Santadi. Primo di una serie di albi che vogliono portare i lettori a scoprire i più amati personaggi Disney in una nuova veste, puntando su atmosfere inedite, ambientazioni particolari, tematiche più adulte.

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Da oggi in edicola e in fumetteria, “Mickey e l’oceano perduto” si apre con la descrizione di un mondo finalmente in pace dopo anni di conflitti. Topolino, Minni e Pippo si dedicano al recupero di preziosi relitti tecnologici, sfidando la concorrenza di Pietro Gambadilegno. Dopo aver risposto a un annuncio, i tre amici mettono le mani su uno strano cubo situato nelle profondità dell’oceano. Non immaginano nemmeno le vere intenzioni del loro mecenate né la portata dei poteri di questo artefatto, a prima vista inoffensivo ma in grado di sovvertire l’esistenza di tutti. A fare da scenario all’avventura ideata da Denis-Pierre Filippi, che dosa momenti ironici e leggeri e scene più ricche di pathos e suspense, sono i disegni di Silvio Camboni che fondono il mondo disneyano con il genere steampunk. Tavole ricche di dettagli che regalano un grande senso di meraviglia (anche grazie al lavoro sul colore di Gaspard Yvan e Jessica Bodart).

Un lavoro impressionante quello del fumettista sardo che si può apprezzare ancora di più grazie a una sezione, inserita in chiusura del volume, dove sono raccolti alcuni suoi bozzetti e altri preziosi materiali. Per esempio lo storyboard per alcune tavole che mostrano la complessità, già in fase di schizzo, degli elementi steampunk che connotano l’ambientazione. Con Camboni che sottolinea la sua passione nel disegnare l’architettura, lui che ancora studente universitario proprio di quella facoltà ha mosso i primi passi nel fumetto alla fine degli anni Ottanta debuttando con Walt Disney Italia su Topolino nel 1988.

«Vedere l’edizione italiana di questo libro per me molto importante – dichiara il fumettista – mi rende molto felice. Che poi a pubblicarlo sia Panini, l’editore di Topolino, rende il tutto ancora più piacevole e chiude in qualche modo il cerchio intorno alle mie diverse anime professionali». Da tempo Silvio Camboni lavora per il mercato francese. Una collaborazione che inizia nel 2001 con due fumetti editi da Source/La Sirène, “Le vin illustré en bandes dessinées” e “Le foot illustré en bandes dessinées”. Dal 2004 disegna per la casa editrice Les Humanoides Associés la collana “Gargouilles” su testi di Denis-Pierre Filippi, autore con il quale collabora dall’anno successivo anche per l’editore belga Dupuis disegnando la serie “Nefesis”. Nel 2010 lavora con Francesco Artibani per Vent D’Ouest/ Glénat sulla serie di fumetti “Willy Wonder” e dall’anno successivo inizia a disegnare, per lo stesso editore, la collana di libri “Le voyage extraordinaire” ancora una volta con testi di Denis-Pierre Filippi. Sempre con lo stesso sceneggiatore collabora nel 2015 a una serie per Les Humanoids Associés chiamata “Les mondes cachés” e pubblica nel 2018 per Glénat il libro intitolato “Mickey et l’ocean perdue” che adesso arriva in Italia.

Il prossimo appuntamento della collana di Panini Comics sarà con “Mickey attraverso i secoli” di Fabrizio Petrossi e Dab’s, ma bisogna ricordare che Silvio Camboni ha disegnato anche un altro volume uscito in Francia qualche mese fa con Glénat e sempre scritto dallo sceneggiatore Denis-Pierre Filippi: “Mickey et la terre des anciens” (in italiano “Mickey e la terra degli antichi”) con il prezioso contributo come colorista del fumettista sassarese Samuel Spano, un altro talento dell’isola. Una storia che si presenta come un fantasy, con l’aria come elemento principale per la particolare ambientazione. In un mondo in cui tutti vivono su precari appezzamenti di terra fluttuanti che possono essere spazzati via da violente tempeste in qualsiasi momento, Mickey, maestro cordaiolo, ha il compito di mantenere queste fragili isole volanti al loro posto. E deve affrontare il tirannico Lord Phantom, ladro delle terre dei più poveri. Un libro dove riecheggiano immagini in chiave Disney di “Nausicaa della Valle del Vento” e “Laputa – Castello nel cielo” di Miyazaki e anche di “Arzach” di Moebius.
 

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