La Nuova Sardegna

Sassari ricorda Carla Fracci: «Non dimentico quando ballai sul ring»

Monica De Murtas
Sassari ricorda Carla Fracci: «Non dimentico quando ballai sul ring»

Il legame con la Sardegna della stella della danza internazionale scomparsa, lo spettacolo al Palazzetto per accogliere tutti i fan e le rose per il tassista

28 maggio 2021
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La Sardegna è sempre stata nei percorsi artistici di Carla Fracci, ogni tanto la grande étoile ritornava nell’isola e l’accoglienza era sempre calorosa, i teatri registravano il sold out ed era necessario trovare spazi alternativi.

Fu così che nel 1986 Carla Fracci portò in scena “Romeo e Giulietta” di Prokofiev al palazzetto dello sport di Sassari. «Il palco era dentro un ring, tipo quelli della boxe – raccontò Fracci anni dopo al nostro giornale – mi dissero che il palazzetto era la struttura più grande della città, l’unica che poteva contenere tutto il pubblico. Io accettai subito di esibirmi li perché il mio sogno è sempre stato quello di portare il balletto non solo nei grandi teatri dove tutti già lo apprezzano ma soprattutto fra la gente per farlo conoscere e amare da tutti. Credo di aver precorso i tempi con questa mia idea». Quella storica edizione di “Romeo e Giulietta” fece il giro del mondo ma la performance realizzata nel “ring” del Palazzetto di Sassari rimase per sempre nel cuore e nei ricordi di Carla Fracci tanto che ricordava spesso questa sua esperienza nelle interviste.

Negli anni la danzatrice sperimentò questa formula sempre più spesso nella speranza di far conoscere e amare il teatro alle nuove generazioni. Tra i suoi spettacoli in Sardegna ricordiamo anche nell’aprile 1995 a Cagliari “Filumena Marturano” tratto dalla celebre commedia di De Filippo. Fracci tornò poi a Cagliari nel 2000 interpretando nella stagione operistica dell’Ente Lirico un prezioso cameo all’interno dell’operetta-capolavoro di Johann Strauss “Pipistrello”. Nel secondo atto danzò “La libellula”. A Sassari la étoile si esibì per l’ultima volta nel 2004 al Verdi in “Ricordo di Isadora Duncan”, organizzato dalle associazioni di danza Arabesque e Motus. Lo spettacolo era diretto da Beppe Menegatti, marito della Fracci e suo inseparabile partner artistico. Fu un grande successo al quale la danzatrice ormai quasi settantenne si dedicò con il suo solito impegno. Fece portare la sbarra dietro le quinte per potersi esercitare e riscaldare prima dello spettacolo. «Non aveva atteggiamenti da diva ma sempre una parola gentile per tutti» così la ricordano le allieve delle scuole di danza sassaresi che la conobbero. Di quell’ultima sera abbiamo anche una testimonianza che ben descrive il carattere di Carla Fracci, raccontata dal tassista Antonio Ruzzeddu che la accompagnò dopo lo spettacolo: «Voglio che queste rose che mi hanno donato le tenga lei – disse Fracci al tassista – torni a casa in silenzio, e senza svegliare sua moglie le poggi sul comò. Domani mattina la sua signora le sorriderà, vedrà che sarà felice di aver fatto tardi per colpa mia».

Nel 2013 Carla Fracci ricevette il Premio Maria Carta. Nel 2015 l’ultima apparizione della ètoile in Sardegna, a Porto Cervo ospite d’onore della “Vetrina coreografica di danza” dove presentò la sua autobiografia “Passo dopo passo”.

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