La Nuova Sardegna

Il saluto di Milano a Carla Fracci

Il saluto di Milano a Carla Fracci

Folla ieri pomeriggio nella camera ardente allestita nel foyer della Scala

29 maggio 2021
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MILANO . La sua ultima uscita di scena ha avuto lo stesso calore e la stessa l'emozione di quando salutava il pubblico, trionfante dopo uno spettacolo. Cinque minuti di applausi, certo molto pochi rispetto a quelli che riceva quando era una delle étoile più famose del mondo, hanno accolto in piazza della Scala il feretro di Carla Fracci alla chiusura della camera ardente allestita per tutto il pomeriggio di ieri nel foyer del teatro. Lei avrebbe ringraziato con ripetuti inchini e baci al pubblico.

È stato il marito, Beppe Menegatti, con cui ha condiviso 57 anni di vita coniugale e professionale, a farlo per lei, gridando alla folla più volte «grazie, grazie». Per tutto il pomeriggio è stato continuo il tributo alla grande danzatrice, morta ieri a 84 anni. Un saluto per il quale il teatro milanese ha aperto il suo foyer per la camera ardente, privilegio finora riconosciuto solo a pochissimi.

«Lei sarebbe, anzi sono certo che è – ha detto con le lacrime agli occhi il figlio Francesco, indicando il cielo – commossa da questo tributo colossale, immenso che la Scala sta facendo a mia mamma». Il figlio, come il padre e gli altri familiari, non si è mosso per tutto il giorno dalla camera ardente, accettando con gentilezza le condoglianze dei milanesi, dei giovani allievi della Scuola di ballo, di tanti ammiratori sconosciuti e soprattutto delle maestranze della Scala, vecchie e nuove. Sono soprattutto loro, la parte operaia del teatro, come l'ha definita il figlio Francesco Menegatti, che hanno reso l'omaggio più commosso davanti alla bara coperta e circondata da corone e mazzi di fiori. «Mia madre ha sempre dato tutto al teatro, è sempre stata solidale, unita in modo indissolubile – ha raccontato il figlio – soprattutto con le maestranze, la parte più nascosta del teatro, quella silente, la parte operaia, quella che fa andare in scena gli spettacoli e questo amore era reciproco, contraccambiato».

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