La Nuova Sardegna

Pierino tra tv, calcio e Covid

Piero Chiambretti e il suo "maggiordomo" Enzo Fortunato a Forte Village
Piero Chiambretti e il suo "maggiordomo" Enzo Fortunato a Forte Village

Chiambretti in vacanza al Forte Village: "Il campionato? Sarà una sfida tra Juve e Atalanta. Tortu e Patta fantastici"

12 agosto 2021
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«Faccio la televisione per non guardarla. E non è snobismo». Piero Chiambretti, tra una seduta di addominali e le linguine allo scoglio di Paolo Simioni, chef executive del Forte Village. Se la ride il piccolo gigante della tv che da sempre innova, si insinua con precisione nell'attualità, abbatte stereotipi e luoghi comuni, rifugge da genuflessioni e accomodamenti. Chiambretti è in forma. E si gode le vacanze s prima di ripartire con Tiki Taka. Al Forte si muove in bici. Tra centro benessere, terme e ristorantini. Ha per tutti una battuta e un sorriso. Ma un tarlo lo rode a fondo: «Dopo quasi due anni di pandemia, con migliaia di decessi, contagi e lockdown viviamo nel dubbio e nelle incertezze. L'essere umano non ha maggior terrore se non dell'incognito».

Tra tv e giornalismo.  In prima fila sport e calcio, il "suo" Toro, il valzer delle panchine. Materia prima per Tiki Taka. «Partiamo il 13 settembre su Italia1 alle 23.50: un programma per grandi eletti, prima di cominciare già dormono in tanti! Ma ci sognano. Le novità? Diverse, fin dal pubblico interattivo, ma ancora al vaglio. Da come gira con la pandemia, mi sa che non ci sarà». Anche in tv, squadra che vince non si tocca: «Riconfermo tutti, da Zazzaroni a Graziani, Bruno, Cruciani e Mauro. Coinvolgeremo gli inviati, Micci e Auriemma. Ci saranno idee legate all'attualità. Gag, grafiche e musiche saranno fresche e non preventivate. Enzo Fortunato? Sarà sempre il nostro maggiordomo. Vive e pensa da sardo ma è nato a Napoli. Sul palco avrà la maglia del Cagliari: vista la stazza, anche se è dimagrito di un etto, le sarte del Forte guidate da Marina Vitiello cuciranno assieme quella del centravanti e del terzino». Risate. E un passo indietro. «Non so chi fa buona tv in Italia perché ne vedo pochissima. Non sembri snob ma preferisco non farmi condizionare da qualcosa che funziona. Voglio sbagliare di mio». Decenni da regista, cronista e attore. In campo, a consumare tacchi e pungere. Giullare di buon senso. E cuore infinito. Ma guai a dirglielo. «Non mi è piaciuto il terrorismo su vaccini, covid e cure: anche con l'alibi del mai successo prima, la cosa andava gestita meglio. Dubbi su terapie e previsioni vanno e vengono, si corre a dire e a smentire».

Il campionato alle porte. Pausa. Si va dal virus alle pallonate. Chiambretti accelera: «Il calcio è cambiato, i bilanci erano rossi prima della pandemia ma adesso il rosso è scarlatto. La gestione dei club è complicata, i presidenti sono indebitati e non vogliono buttare al vento i loro tesoretti personali per un punto in più o due vittorie in trasferta. Dobbiamo aspettarci di tutto e di più. Messi che lascia il Barca e Donnarumma che va a Parigi sono l'antipasto. Sarà il campionato degli allenatori: Mourinho, Spalletti, Sarri, Juric al Toro, Gattuso che è sparito dei radar ma tornerà al primo giro. Il calcio andrà vissuto e gestito in altro modo. La Juve di Allegri? Non è una minestra riscaldata, la vedo al top con l'Atalanta. La serie A avrà sorprese e delusioni. Spero meglio per il Toro: 30 giocatori a libro paga e il settimo monte stipendi, Mazzarri mi diceva che budget e classifica dovrebbero coincidere. Veniamo da due annate disastrose, qualcosa non torna». E l'Italia campione d'Europa? «Ha contribuito a lanciarci in cima al mondo con l'Olimpiade: atleti sconosciuti che faticano per anni e se vincono dura mezz'ora. Mancini? Si dice che senza maestro un'orchestra non può suonare: abbiamo la certezza umana, scientifica e tecnica che il ct ha determinato il trionfo a Wembley». La chiusura è per i sardi fenomenali a Tokyo. Big Piero prende la rincorsa: «Fantastici Tortu, Patta e Oppo. E voglio brindare anche a un altro gigantesco vostro conterraneo che ha compiuto 80 anni: Benito Urgu!». Cin cin.
 

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