La Nuova Sardegna

L’Asia contemporanea e quella avventurosa raccontata dai film

di Grazia Brundu
L’Asia contemporanea e quella avventurosa raccontata dai film

Una rassegna curata da Fabio Canessa al Citiplex di Sassari al via con “Parasite”, la versione del regista in bianco e nero

11 ottobre 2021
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Da stasera, sullo schermo del Cityplex Moderno di Sassari arrivano i “Maestri d’Oriente: il cinema asiatico contemporaneo”. Dodici appuntamenti bisettimanali (il lunedì e il venerdì) per altrettanti film in lingua originale con sottotitoli, in orario preserale (alle 18.30), a ingresso gratuito, per immergersi nell’estetica innovativa e nelle storie originali di dodici grandi registi di Giappone, Corea del Sud, Hong Kong, Cina, Taiwan, che hanno conquistato le giurie di festival prestigiosi come Cannes, Venezia, Berlino, Locarno. Dal Leone d’Oro alla carriera Ann Hui al Premio Oscar Bong Joon-ho, passando per il geniale Takeshi Kitano e altri grandi registi. Toccherà a “Parasite” di Bong Joon-ho aprire la rassegna (oggi alle 18.30) curata dal giornalista culturale Fabio Canessa e organizzata dal Cityplex, con il contributo della Regione, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, e in partnership con Koko Sushi Sassari.

Il capolavoro del regista coreano, una grottesca parabola sulla lotta di classe, arriva sullo schermo nella speciale e poco conosciuta versione in bianco e nero, voluta dallo stesso regista. Una visione particolare, per la mancanza di colori, di un’opera straordinaria che ha ricevuto la Palma d’Oro a Cannes e trionfato anche agli Oscar diventando il primo lungometraggio non in lingua inglese a vincere il premio come miglior film.

Dal secondo appuntamento, la rassegna seguirà soprattutto un percorso cronologico. Si ripartirà quindi dal 2011, anno d’uscita di “A Simple Life” di Ann Hui, che racconta la relazione affettiva tra un produttore, la star hongkonghese Andy Lau, e la domestica che l’ha cresciuto nel momento in cui lei inizia a fare i conti con la vecchiaia. A interpretarla Deanie Ip, premiata a Venezia con la Coppa Volpi come miglior attrice. Mostra del Cinema che l’anno scorso ha assegnato alla regista Ann Hui il Leone d’Oro alla carriera. Il terzo lungometraggio, del 2013, ha sempre radici a Hong Kong: “The Grandmaster” basato sulla vita di Yip Man, maestro di arti marziali e mentore di Bruce Lee, e girato da Wong Kar-wai con la sua personale e raffinata estetica. Dell’anno successivo è “La collina della libertà” del coreano Hong Sang-soo, che riflette sul rapporto tra uomo e donna, su cinema e vita. Diversi i film che hanno come data di uscita il 2015, a cominciare da “Little Sister” del giapponese Hirokazu Koreeda. Un delicato ritratto familiare tutto al femminile, con tre sorelle che accolgono nella loro casa la sorellastra più piccola dopo la morte del padre. “Al di là delle montagne” di Jia Zhang-ke rappresenta invece un particolare tassello nella filmografia del regista che racconta una Cina divisa tra passato, presente e futuro. Direttamente in un futuro lontanissimo, desolante e minimale, porta lo spettatore Sion Sono con lo scifi “The Whispering Star” ispirato alla tragedia di Fukushima in Giappone. “The Assassin”, del maestro taiwanese Hou Hsiao-hsien, è invece ambientato nel passato: nella Cina della dinastia Tang. Un’opera che stravolge il genere wuxia (il cappa e spada orientale), quasi azzerando l’azione a favore di un film contemplativo e di straordinaria bellezza visiva. Premio a Cannes per la migliore regia.

Il percorso della rassegna prosegue con “Outrage Coda”, crepuscolare yakuza movie (film sulla mafia giapponese) presentato dal maestro Takeshi Kitano a Venezia nel 2017. Dal Giappone, con un racconto dello scrittore Haruki Murakami, è arrivata al coreano Lee Chang-dong l’ispirazione per realizzare un capolavoro come “Burning” che ha avuto la sua anteprima a Cannes nel 2018. Nell’edizione del festival dell’anno successivo è passato invece in concorso il noir cinese “Il lago delle oche selvatiche” firmato da Diao Yinan. A concludere il ciclo di proiezioni il torbido thriller “Mademoiselle” del coreano Park Chan-wook.

Le proiezioni sono a ingresso gratuito, con possibilità di prenotare alla email cinema.moderno.sassari@gmail.com oppure scrivendo su WhatsApp al numero 324-6348389.

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