La Nuova Sardegna

Benito Urgu a duello col Milanese Imbruttito

di Luca Urgu
Benito Urgu a duello col Milanese Imbruttito

Il 7 nelle sale “Mollo tutto e apro un chiringuito”. Il celebre personaggio del web in Sardegna con un cast di attori isolani

04 dicembre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





Il cinepanettone non è morto, ma se sia agonizzante o in buona salute lo dirà un solo parametro: il botteghino. I feedback della vigilia sono più che buoni ma sotto le feste arriverà la vera prima e importante sentenza. Assieme al milanese imbruttito, personaggio che dalla rete (dove ha un seguito pazzesco, 1, 9 milioni di fan su Facebook, 619.000 followers su Instagram e 490.000 iscritti al canale YouTube) è approdato sul grande schermo dove dal 7 dicembre sarà in visione “Mollo tutto e apro un chiringuito”. Dove? In Sardegna che oltre ad essere raccontata nello splendido scenario di Cala Cipolla, schiera un manipolo di attori che hanno fatto e stanno facendo bene su vari fronti.

Li guida un inossidabile Benito Urgu che a 82 anni ha le phisique du role, verve comica, tempi di un autentico cavallo di razza. Con lui anche i sassaresi Michele e Stefano Manca (due dei giganti nell’ultimo film “I giganti” di Bonifacio Angius), la bravissima Simonetta Columbu e per proseguire con la geografia dei protagonisti completano il cast il cagliaritano Massimiliano Medda de La Pola, mentre lo sguardo truce è dell’ovoddese Florenzo Mattu, Gesù cristo nel film “Su Re” di Giovanni Columbu.

«Mi è piaciuto vivere anche questa esperienza lavorativa. Con troupe, cast e produzione. È un modo di raccontare la Sardegna vista dai milanesi», dice l’ex leadear dei Barrittas che alla prima in un cinema di Milano è stato il protagonista in assoluto più applaudito da una sala gremitissima. «Fa sempre molto piacere incontrare l’entusiasmo del pubblico e sentirne il calore anche nelle varie zone della penisola. Io conservo tanta voglia di fare e i progetti per fortuna non mancano».

La sinossi del film è semplice: il “Signor Imbruttito” (interpretato da Germano Lanzoni) è un manager (dalle competenze mai chiarite) che vive in perfetta simbiosi con la frenesia di Milano, una città che non si ferma mai, votata al lavoro, al business, all’efficienza, al lusso, all’arrivismo e al poco rispetto di alcune regole civili. Ovviamente non è la realtà dell’intera città, come parziale è la rappresentazione architettonica di Milano: quella che si vede è funzionale al personaggio. Se sino a ora l’Imbruttito è stato un uomo di successo, un manager vincente, nel film la situazione si ribalta. Dopo un fallimento lavorativo cade in depressione, in crisi d’identità e decide di prendersi una parte delle residue 52 settimane di ferie. Entra però in scena un amico che gli propone un “affare”: rilevare un chiringuito su una spiaggia in Sardegna (la location è quella di Cala Cipolla). Il tutto, una volta sul luogo, si rivela una truffa. Un posto bellissimo ma lontano dai circuiti turistici e dov’è osteggiato, come i precedenti proprietari, dalla popolazione locale che lo vede intruso e nemico, venuto a rubare loro il mondo rurale in cui vivono. Il film ruota intorno alla contrapposizione tra il mondo dell’imprenditoria consumistica e affaristica e la salvaguardia delle tradizioni, del territorio e dell’ambiente. Due mondi distanti che però l’Imbruttito e la sua “squadra” (la moglie – la Wife, il figlio – il Nano e l’eterno fedele stagista – il Giargiana, cioè il poveraccio) riescono a coniugare, grazie anche a un’intuizione del manager e il suo, ribaltando le prospettive, apparente “prendere coscienza”.

L’idea è di portare in quel luogo S.G.S. (Solo Gente Selezionata, perché l’Imbruttito parla spesso per acronimi) offrendo agli abbienti, un’esperienza “alternativa” lautamente pagata. Ma il business è il business e il protagonista casca nuovamente nei suoi vizi, salvo poi arrivare a un colpo di scena finale. “Mollo tutto e apro un Chiringuito” è un film leggero ma con un “sotto testo” interessante, che mette in mostra le storture di quel sistema di affari come ragione di vita che il manager incarna. Il film è una doppia sfida: portare il personaggio in un contesto ancor più nazionale e farlo uscire dai tempi rapidi del web. Qui non c’è solo una dilatazione o raccolta di clip, come quelli disponibili in rete, ma c’è un film vero, con narrazione e ritmo.

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative