La Nuova Sardegna

Doodle per Francesca Sanna Sulis, l'imprenditrice sarda della seta

Oggi 11 giugno 2022 è il 306esimo anniversario della nascita di Francesca Sanna Sulis
Oggi 11 giugno 2022 è il 306esimo anniversario della nascita di Francesca Sanna Sulis

L'11 giugno del 1716 nacque a Muravera l'ereditiera che diede vita a una produzione della seta su larga scala che raggiunse le donne di tutta Europa, compresa la zarina Caterina. Donna illuminata, promosse l'istruzione e l'indipendenza economica delle centinaia di operaie sue dipendenti

10 giugno 2022
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Il doodle, l'anniversario celebrato oggi 11 giugno da Google, è dedicato a Francesca Sulis Sanna, nata a Muravera nel 1716 da una famiglia di facoltosi possidenti, un antenato dei quali aveva ottenuto un titolo nobiliare ereditario. Il padre, fra le altre attività, aveva cominciato ad allevare il baco da seta, lei si appassionò a questa coltura che dava spazio al suo estro di stilista e che la trasformò in un'imprenditrice illuminata. Diede lavoro a centinaia di donne, non prima di averle formate nella tecnica della tessitura della seta e di averne accresciuto la cultura personale. A ognuna delle sue dipendenti che si sposava, donna Francesca regalava un telaio, in modo che potesse mantenere una propria indipendenza economica.

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Visse a Cagliari dove sposò a 19 anni l'avvocato Pietro Sanna Lecca, e a Quartucciu dove moltiplicò gli ettari da destinare alla coltura dei gelsi e quindi all'allevamento del baco da seta, inaugurando la filiera che dal gelso passava dalla tessitura fino al tessuto finito. La produzione di seta della sua manifattura conquistò il mercato del nord Italia e si impose sui commercianti comaschi. La seta sarda arrivava prima sui mercati italiani ed europei perché nell'isola i bachi si schiudevano già a marzo battendo sul tempo altre produzioni dove le larve non erano mature prima della fine di aprile. Donna Francesca non si limitava a produrre seta, ma ideava modelli e fantasie che la fecero conoscere nelle corti europee e un suo vestito fu indossato anche dalla zarina Caterina. Ideò su cuguddu, un copricapo che divenne di largo uso e che tuttora è presente nell'abito tradizionale di Desulo. Anche sul piano tecnico la giovane imprenditrice mostrò acume e lungimiranza investendo nell'ammodernamento dei telai.

Oggi si possono trovare i suoi abiti storici in mostra al Museo Donna Francesca Sanna Sulis di Muravera e al Museo Statale dell'Ermitage di San Pietroburgo, dove c'è un ritratto di Caterina la Grande che indossò uno dei suoi abiti.

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