La Nuova Sardegna

Guida

Sedici locali sardi sul New York Times, il meglio secondo l’esperta Katie Parla

di Gabriella Grimaldi
Katie Parla
Katie Parla

La food blogger ha selezionato i ristoranti dove assaporare la cucina tipica, da Baja Sardinia a Carloforte a Cagliari con menzione speciale per il mercato di San Benedetto

13 gennaio 2023
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Sedici ristoranti che a quanto pare rappresentano il meglio della cucina tradizionale (e non solo) sarda. Sedici angoli scelti con cura e recensiti dalla giornalista americana Katie Parla, con sede a Roma, ma autrice di articoli pubblicati dal New York Times e di libri best seller sul cibo tradotti in tutto il mondo. Il prossimo, in uscita a marzo, si intitola “Food of the italian islands”, una guida nella quale la Sardegna occupa un posto di riguardo. Dopo una introduzione sull’esperienza di viaggio nell’isola («la Sardegna ha attratto a lungo gli italiani ossessionati dalla spiaggia, ma oggi l’isola attira anche i viaggiatori più avventurosi in cerca di un po’ di respiro. Succede così che si attraversa l’entroterra rurale per una festa di sapori della terra, si viene folgorati da Cagliari, sul lato sud, per il mercato del pesce pubblico più spettacolare d’Italia e si possono apprezzare i giovani chef che convogliano gli ingredienti tradizionali in piatti evoluti con sapori sardi al centro»).

La selezione parte da Somu, a Baja Sardinia: «In un mare di trappole per turisti inutilmente contemporanee lo chef Salvatore Camedda sfrutta tecniche moderne per catturare l’essenza dei sapori locali». Katie Parla passa poi a Sa Mandra «un’azienda agricola di proprietà di una famiglia della subregione rurale della Barbagia, 75 miglia a sud-est. I proprietari Rita Pirisi e suo marito, Mario Murrocu, hanno trasformato una proprietà fatiscente in una fiorente azienda agricola di 100 ettari con alloggi. Il ristorante propone pasti valorizzando i prodotti e le carni di Sa Mandra e delle fattorie circostanti».

Fra gli altri locali citati, distribuiti in tutta l’isola, la pasticceria di Roberto Murgia ad Alghero, il conosciutissimo Rifugio di Nuoro, l’Ovile Bertarelli a Baunei, («assicurati di scaricare la posizione del ristorante sul tuo smartphone prima di uscire dalla strada principale, sono pochi chilometri lungo un sentiero sassoso nel bosco»), il Chiosco di Ponente sul mare di Tortolì, Sinnos, a Gergei, dove la famiglia Lai fa degustare i suoi formaggi e salumi in cortile e Sa Mola («nella piccola città di Escolca») dove i Cadoni offrono l’aperitivo serale con i loro prodotti nel bosco.

Ancora: Vecchio Amico a Cagliari che propone cucina fusion tra Sardegna e resto del mondo, la pasticceria tradizionale Durke nel quartiere della Marina, sempre a Cagliari, così come Sabores con le sue tapas in salsa sarda, il classico Sa Cardiga e Su Schironi a Pula e La Terrazza Bistrot a Poggio dei Pini e le roccaforti della cucina di mare Da Andrea al Cavallera a Carloforte e Da Achille a Sant’Antioco. Non poteva mancare il mercato ittico di San Benedetto a Cagliari: «Con una superficie di quasi 90mila piedi quadrati, il mercato principale di Cagliari è uno dei più grandi d'Europa. Il livello inferiore è completamente dedicato al pesce, così fresco che sembra schizzare via dal suo contenitore».

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