Discriminazioni, combattiamole a scuola
Contro i pregiudizi: l'importanza della sensibilizzazione
Purtroppo ancora oggi assistiamo a fenomeni di discriminazione all’interno della nostra società, che possono essere legati al genere, all’etnia, al colore della pelle o all'orientamento sessuale, e che derivano da false convinzioni ancora molto diffuse e legate a vecchie idee culturali. Questi eventi di discriminazione sociale trovano luogo all’interno delle scuole, nei luoghi di lavoro e in tanti altri contesti sociali che mettono in comunicazione persone provenienti da ambienti educativi differenti. Il principale luogo in cui si sviluppano i pregiudizi è proprio la famiglia e ciò porta le persone a sviluppare pregiudizi fin dalla tenera età.
Per cercare di limitare il più possibile questo tipo di problema, credo che dovremmo innanzitutto essere consapevoli del fatto che per diffondere il rispetto all’interno della nostra società ci sia bisogno di sensibilizzare le persone partendo dai più giovani. Per questo motivo sono convinto che una corretta informazione debba passare innanzitutto dal principale luogo di formazione e trasmissione della conoscenza: la scuola.
Questo dovrebbe avvenire attraverso maggiori progetti di sensibilizzazione, a partire dalla scuola primaria, in cui vengano esposti questi temi attraverso le conoscenze scientifiche a disposizione, contrariamente al punto di vista di alcune persone, che sostengono che parlare di determinati argomenti all'interno delle scuole possa addirittura essere dannoso per i bambini e i ragazzi e che possano influenzare o danneggiare la loro crescita.
Penso che riguardo a questa posizione si debba quindi riflettere con prudenza in modo da evitare di affrontare queste delicate tematiche in maniera ideologica, rischiando invece di perdere di vista uno dei principali obiettivi che dovrebbe avere la scuola, ovvero quello di educare i bambini e i ragazzi a diventare cittadini responsabili, nel rispetto di tutte e di tutti.
* Matteo frequenta il Liceo Castelvì a Sassari