La Nuova Sardegna

Musica

Angela, Sidra, Vanessa: musiciste fra la Sardegna e il resto del mondo

di Giovanni Dessole
La cantante Sidra (Piera Demurtas)
La cantante Sidra (Piera Demurtas)

I nuovi lavori di artiste che "spaccano" raccontando le loro emozioni

06 giugno 2023
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Donne. Cantautrici. Portatrici sane di creatività, di parole e musica declinata secondo stili diversi in tempi diversi ma con lo stesso obiettivo: trasmettere un messaggio, e arrivare a quante più persone possibile quanto più lontano possibile. Donne Sarde. Cantautrice Sarde. Sono Angela, Sidra e Vanessa.

Angela Colombino C’erano una cantautrice. Un film. E una canzone. Ma anche un progetto in musica, quello della sassarese Angela Colombino. Una pellicola vincitrice del “Premio Solinas” che dopo aver fatto il giro della penisola si prepara a ritornare sull’isola, “Tutti i cani muoiono soli”. E un brano (“È festa”) apparentemente lontano dalle corde dell’artista che invece danza alla grande in cuffia e accompagna alla perfezione lo svolgersi delle scene girate dal regista Paolo Pisanu. “È festa”, prima uscita assoluta per Glossy (sotto etichetta di Disco Segreta dedicata alle produzioni dance contemporanee) è una mentos lanciata nella cola: effervescente, dirompente, invitante. Composto poco prima dell’inizio della pandemia, “È Festa” è una sfida per Angela Colombino, chiamata a cimentarsi con un repertorio insuale, quello della musica da ballo: un gioco di specchi che alterna un ritmo sincopato a un testo volutamente drammatico, unico brano cantato della colonna sonora del film. Il 12” di “È Festa” è uscito in una edizione limitata di 100 copie numerate a mano in vinile colorato a 180g in parallelo all’uscita cinematografica di “Tutti i cani muoiono soli”. Contiene: A1 “È Festa” Radio Edit; A2 Marcello Giordani remix; B1 “È Festa” Club Extended; B2 “È Festa” Coke Beats remix. Marcello Giordani (Parma, 1976), figura chiave dell’attuale scena disco italiana, ha trasformato il brano in un viaggio retro-futuristico oscuro e acido ispirandosi alle produzioni di Giorgio Moroder e Patrick Cowley degli anni ’70 fino ai suoni anni ’80 della italo-disco. Coke Beats, alias del musicista e produttore Giulio D’Agostino, dà invece una interpretazione techno, con arrangiamento che omaggia le prime produzioni tedesche anni ’90. Il disco è acquistabile sul sito di discosegreta.it.

Sidra “Oje” è singolo che Sidra - Piera Demurtas - ha lanciato dopo l’uscita del suo primo album “Come Schiuma”. Una canzone che mescola le atmosfere del Fado alle suggestioni trip hop e acid jazz, e che a sua volta è precursore e anticipazione di un nuovo particolarissimo progetto musicale dell’artista di Bitti. Artista poliedrica che ha dalla sua la forza potente della scrittura sarda, la delicatezza del suo essere artista a tutto tondo e numerosi palchi e premi a confermare che probabilmente la strada è giusta, e merita di essere percorsa. E mentre sul canale YouTube dedicato comincia a farsi spazio anche il video del brano “Tue non ti irmentiches che sese”, mentre l’estate si prepara a portare in dote occasioni di condivisione d’arti e scambio d’emozioni fra palco e platea, Sidra racconta così la sua ultima fatica musicale. Una fatica dolce, trasformata in disco, ennesima tappa di un viaggio che ha ancora un orizzonte da raggiungere per lei, pittrice (Premio De André) e sorella di Mariangela (apprezzata vocalist e voce del noto gruppo Tristania). «“Come schiuma” è la raccolta di tanti momenti di riflessione, che nascono da ricordi o da attimi di pura osservazione delle cose. E così come nascono svaniscono, proprio come schiuma. Temi malinconici accompagnati da sonorità solari e vivaci, un contrasto vivo che mi caratterizza anche come persona» spiega Sidra, che nel 2018 ha aperto lo straordinario concerto dei Baustelle al festival Abbabula. L’impostazione vocale, che mai sovrasta la tessitura sonora, crea a livello compositivo una pasta timbrica dinamica e ben equilibrata, incrociata da tracce di elettronica, a strizzare l’ occhio a una musicalità fresca e moderna. Il tutto, cantato in sardo barbaricino. Tocco che caratterizza. Che differenzia. Che sa conquistare chi ascolta.

Vanessa Bissiri “Empatica” è disco in orbita Premio Tenco, categoria album d’esordio, mentre Vanessa Bissiri farà a breve rotta su Alghero per salire sul palcoscenico del festival Abbabula e aprire il concerto del 2 agosto di Francesca Michielin. «Il mio più grande desiderio è che il disco viaggi, si ascolti e mi dia l’opportunità di tessere nuove relazioni artistiche e umane – dice –. Vorrei poter partecipare con le mie canzoni in luoghi d’arte, che investono su creatività e comunicazione. La nostra musica, per rimanere viva ha bisogno di essere ascoltata». Desideri, in parte, realizzati. “Empatica” (Segell Microscopi, 2023) è il racconto di un ricordo che rimane nella memoria come sensazione. Ed è pelle, è visione, è riconoscere a occhi chiusi. «È quasi un manifesto, una dichiarazione, un monito, perché la sensorialità sia la guida, per restituire uno spazio al pensare del corpo, per guardare con la pelle». “Empatica” è il disco di Vanessa Bissiri - isolana di nascita, vissuta a lungo a Barcellona e tornata ora a casa per dare forma al suo album d’esordio -, un insieme armonico di 8 canzoni originali frutto della voglia dell’artista di condividere un universo fatto di sensi, in cui parole e immagini si fondono, miscelando atmosfere elettroniche a ritmi e suoni del mondo, restituendo all’ascolto un pugno di canzoni nostalgiche, visionarie, ridenti. Nel corso della presentazione del disco al Teatro Astra di Sassari, l’artista è riuscita a creare una storia musicale dentro cui far entrare spettatrici e spettatori grazie anche alle scenografie di Betty Casula e ai cenni di regia di Maurizio Giordo. Più che un disco, “Empatica” è un’esperienza in cui l’intera storia non può essere raccontata con una solo alfabeto dato il processo creativo fotografico viaggia accanto a quello musicale. «Un album da ascoltare a occhi chiusi, sentendo la brezza».


 

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