La Nuova Sardegna

Nuovi spazi espositivi

Nuoro, l’Isre ha vinto la scommessa: il museo della Ceramica è ora realtà

di Luca Urgu
Nuoro, l’Isre ha vinto la scommessa: il museo della Ceramica è ora realtà

Inaugurata la nuova realtà ospitata in Casa Chironi

21 luglio 2023
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La soddisfazione per chi ci ha creduto e perseverato non può che essere doppia. E la folla di visitatori presenti all'inaugurazione del Museo della Ceramica è da leggere come un buon segnale. Sentimenti evidenti negli occhi dei protagonisti di allora e di quelli attuali. Uno dei pochi casi di sinergia dove ognuno ha fatto responsabilmente un pezzo di percorso. La perfetta dimostrazione che tenacia e lungimiranza non sono affatto virtù marginali anche per chi amministra il bene comune. Il Comune di Nuoro - vent'anni fa - aveva comprato e ristrutturato Casa Chironi (giunta Mario Zidda, ieri presente ed emozionato) e l’Isre, che lo andrà a gestire – anche perché in materia ha un certificato know how – e curato l’allestimento. Il battesimo di una nuova realtà museale, e il Museo della Ceramica, ne rappresenta una davvero di spessore, è una bella notizia. Anche perché lo spazio ha un respiro non solo regionale ma nazionale e aggiunge un tassello importante all’offerta culturale della città. E poi come tutte le creature – se assecondate da fortuna e ragione – può solo crescere e rafforzarsi. La base di partenza è già più che buona: 350 manufatti che rappresentano molto bene quest’arte per dei periodi definita minore, ma che non lo era affatto. Presenti tutti i grandi nomi, dagli artisti del Nuorese, come Francesco Ciusa e Salvatore Fancello, fino a Costantino Nivola, Edina Altara, i fratelli Melis e Pinuccio Sciola. Una piccola collezione posseduta dall’Isre è stata arricchita attraverso donazioni e acquisizioni, provenienti dai centri di produzione territoriali come il Campidano e la scuola di Dorgali, fino alle testimonianze dei principali maestri sardi, che si sono distinti nella ricerca sul campo dell’artigianato artistico.

«Il fine di questo museo è dare forza e visibilità al presente, sottolineando il ruolo fondamentale della storia e di quanto è avvenuto in precedenza sul territorio dell’Isola nello specifico ambito», ha detto il presidente dell’Isre Stefano Lavra. A lui e al cda (il sindaco Andrea Soddu e l’ex assessore regionale Giuseppe Dessena) va dato merito di aver portato a casa un risultato per niente scontato dato che in vent’anni era stato solo accarezzato, ma che rischiava di sfuggire. Le raccolte del Museo, partendo dal manufatto artigianale d’uso quotidiano della fine secolo XIX, in genere stoviglie dai caratteri popolari tipici della tradizione, si concentrano via via in senso moderno sulle produzioni nate dalla creatività artistica e dal progetto. Questo orientamento impresso dagli artisti sardi, inizialmente in una narrazione fortemente identitaria, poi finalizzato alla diffusione turistica, favorisce il dialogo con la sperimentazione di tecniche e forme aperte all’orizzonte internazionale. Ecco perché la presenza di una sezione con opere realizzate da alcuni importanti ceramisti nazionali in un significativo accostamento.

La collezione espone centinaia di opere, organizzate sui tre livelli di Casa Chironi, secondo una strategia dell’architetto Antonello Cuccu, che ne ha curato l’allestimento. Il percorso parte dal Maestro Francesco Ciusa per continuare con i Maestri delle scuole d’arte e i primi ceramisti storici dei più importanti e prestigiosi centri dell’isola, finalmente riuniti a Nuoro, come tanti amici che si danno appuntamento per vedersi proprio nel centro dell’Isola. L’auspicio è che il Museo della Ceramica Sarda nella casa Chironi in piazza su Connottu a Nuoro possa dialogare con autorevolezza con i più importanti musei della ceramica italiana.

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