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Ossi, alle porte di Sassari il paese dell’ospitalità, della natura e delle tradizioni

di Franco Cuccuru
Ossi, alle porte di Sassari il paese dell’ospitalità, della natura e delle tradizioni

18 agosto 2023
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D’origine medioevale, il villaggio di Ossi apparteneva al Giudicato di Torres ed era incluso nella Curatoria di Coros, possesso dei Malaspina a partire dalla fine del sec. XII. Quando i Malaspina aderirono all’insurrezione scatenata dai Doria, Ossi subì gravi danni ma continuò a rimanere in loro possesso fino al 1353 quando insieme alla Curatoria di Coros passò al Re Pietro il Cerimonioso. Quindi la “villa” di Ossi fu inglobata nel Regno di Arborea in seguito alla guerra tra Aragona ed Arborea e rimase occupata dalle truppe giudicali fino al 1409. Nel 1420 quando ebbe fine il Regno Arborense il villaggio passò al Regno di Sardegna e l’anno seguente fu incluso nella Contea d’Oliva, feudo di Bernardo Centelles. Dal 1469 il villaggio passò in linea femminile ai Cedrelles e poi al Casato dei Fabra. Le due famiglie si disputarono il possesso di Ossi in una lite che durò fino al 1512 quando si chiuse definitivamente a favore dei Cedrelles. Nel 1796, in epoca Sabauda, il villaggio prese parte ai moti antifeudali parteggiando per G. M. Angioy; fu per questo sottomesso, mano armata, dalle truppe regie. Già nel 1821 Ossi fu incluso nella provincia di Sassari. Le antiche testimonianze si snodano sin dall’età prenuragica in una continuità storica che arriva sino ai giorni nostri. Di questo periodo rimangono la necropoli di “Noeddale’’ costituita da tombe ipogeiche, la tomba a poliandro di Ena ’e Muros e la necropoli di Adde ’Asile. Del periodo nuragico si contano ben nove nuraghi visibili e moltissimi altri crollati, e l’importante villaggio di Sa Mandra ’e sa giua, luogo di numerosi ritrovamenti di grande importanza per la storia della civiltà nuragica. Necropoli di Mesu ’e Montes. Il complesso è scavato su un costone calcareo alle pendici del monte Mamas. La necropoli comprende 18 domus de janas, tutte pluricellulari (in due di esse si contano sino a 12 vani). Il complesso è scavato su un costone calcareo alle pendici meridionali del Monte Mamas, nel sassarese, Sardegna nord-occidentale. La necropoli comprende 18 domus de janas pluricellulari divise in due gruppi da un antico tratturo. Si distinguono per le caratteristiche architettoniche e decorative le tombe I, II, III, IV, VI e XIII, XVI. La necropoli copre un arco cronologico compreso tra il Neolitico finale e il Bronzo medio. Ogni paese ha un soprannome curioso abilmente abbinato ad una propria caratteristica. Ossesu Giogarzu è il nomignolo dato al popolo ossese che rileva l’importanza della raccolta di lumache diventata in seguito mestiere e tradizione. Nel corso di tanti secoli gioga, gioghitta, monza e cocoi, si sono sempre riprodotti con regolare abbondanza, costituendo uno dei piatti principali, gustoso e ricco di calorie, che non poteva mancare nelle occasioni più importanti, come, ad esempio, il cocoi per la festa patronale di San Bartolomeo o inseriti nel menù dello sposalizio. «Ossi è il paese ideale per chi vorrebbe avere insieme da un lato i vantaggi di vivere in città e dall’altro la libertà e qualità della vita del vivere in un paese – ha detto il sindaco Pasquale Lubinu –. Distando appena 4 km dalla statale 131 ed 11 km dall’ingresso di Sassari che può essere raggiunta in meno di 15 minuti, Ossi è una comunità ospitale e tranquilla, con i suoi 5.600 abitanti, è il settimo su 66 Comuni della Provincia dopo Sassari, offre cultura, socialità, paesaggi e ricchezze naturali ed archeologiche, ma anche tutti i servizi essenziali dall’asilo alla casa di riposo» passando per parchi, cinema, centro sociale, impianti sportivi, scuole, e tanto altro. Oltre la Sagra della lumaca, evento storico che richiama il gusto e le terre ossesi è Assazzende e Buffende manifestazione enologica. Su Premiu de Poesia che riunisce i poeti sardi nella stesura di elaborati “a taolinu” o l’arte di cantare la poesia “improvisada”. Monumenti Aperti per scoprire le bellezze archeologiche e la festa patronale di San Bartolomeo quest’anno nelle giornate del 24,25 e 26 agosto. L’associazionismo ad Ossi è un elemento di spicco. Diverse sono, infatti, le associazioni che, nei diversi ambiti lavorano attivamente e con costanza regalando volontariamente al paese e alle genti un segno indelebile all’insegna della tradizione, cultura e divertimento. Un divertimento che si conferma anche attraverso lo sport. Le diverse disciplina praticate ad Ossi consentono di scegliere quale sport praticare. Ossi, inoltre vanta di eccellenze sportive a partire dal Karate con il campione Antonio Sotgia, ma anche la Polisportiva ossese, la Pallavolo femminile, l’Unione sportiva ossese con le bocce. «Con nuove e importanti opere pubbliche in fase di realizzazione, dall’asilo nido, alle piscine, passando per la riqualificazione di parchi, centro storico e strutture comunali – conclude il sindaco Lubinu –, il paese di Ossi crescerà ancora migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti».

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