La Nuova Sardegna

San Teodoro

Musicultura world festival: «Dalla Sardegna al mondo»

di Paolo Ardovino
Musicultura world festival: «Dalla Sardegna al mondo»

Mercoledì 6 settembre iniziano i concerti

04 settembre 2023
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Sono terre che questa volta più che mai sapranno di Sardegna, quelle del “Musicultura world festival – Finis terrae”, ma che mai come prima si allargano al mondo. La doppia visione è unita da artisti isolani che portano musiche che sanno di universalità, e da artisti provenienti da altre terre con i loro suoni. La rassegna organizzata dall’associazione omonima dei Cordas et cannas torna a San Teodoro, in piazza Gallura, dal 6 al 10 settembre. La mente è Bruno Piccinnu, fine percussionista e membro storico della band. «Nel rapporto tra Sardegna e mondo, l’isola è molto più rappresentata rispetto al passato», commenta sulla scelta artistica, che vede nomi come Elena Ledda, Gavino Loche, il Tenore di Oniferi. «Si tratta dell’ottava edizione a San Teodoro, sono contento per il territorio sia diventato un appuntamento fisso». La prima serata comincia con la cantautrice sarda Elisa Carta e le musiche arcaiche e medioevali del Kinda Trio. A chiudere la prima sera, la Cordas et Cannas stories band, formazione rivisitata che rende omaggio ai successi del gruppo olbiese, a quasi un anno dalla scomparsa dello storico frontman Francesco Pilu. Gli appuntamenti del 7 settembre cominciano con i canti del Tenore San Gavino di Oniferi, attivo dagli anni '70. Esibizione solista per Riccardo Tesi, caposcuola della world music italiana e del folk revival. "Amaius" è il progetto della cantautrice Elena Ledda. Venerdì 8 settembre in piazza Gallura il concerto voce e chitarra con Dolores Biosa e Nino Cerolini, dove avrà spazio anche il cantadore Luigino Cossu. A seguire, la Unavantaluna, compagnia di musica siciliana. Sabato 9 settembre è il turno di un viaggio tra isola e Andalusia sulle sei corde. Quelle di Dario Piga, maestro del flamenco, quelle di Luis Doppio, cantadore di canto a chitarra logudorese e Luigino Cossu, omologo che porta la sua esperienza contaminata dal canto gallurese. Seconda parte dedicata al gruppo Rumba de Bodas. L'ultimo atto è con il chitarristi acustici Mauro Mibelli e Gavino Loche, accompagnati dalla voce di Serenella Lunesu. Infine, gli Ajde Zora che pescano dalle musiche balcaniche.

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