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Il caso-record: tre film in uscita e sono stati tutti girati in Sardegna

di Fabio Canessa
Il caso-record: tre film in uscita e sono stati tutti girati in Sardegna

Nelle sale nei prossimi 14 giorni le pellicole con i set sardi

19 maggio 2024
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L’isola protagonista sul grande schermo, con ben tre uscite nell’arco di 14 giorni: da “Vangelo secondo Maria” ad “Anna” passando per “Uomini in marcia”. Un’inedita concentrazione nelle sale di film girati in Sardegna, due da registi sardi. A cominciare da Paolo Zucca che da questo giovedì torna al cinema con il suo nuovo lungometraggio, presentato in autunno al festival di Torino, tratto dall’omonimo romanzo di Barbara Alberti. “Vangelo secondo Maria”, con protagonista Benedetta Porcaroli insieme ad Alessandro Gassmann, rielabora la storia di Maria di Nazareth vista come una giovane donna che sogna la libertà e di scoprire il mondo. Nel suo percorso trova Giuseppe che ne diventa maestro e un complice, finché i due si innamorano. Il racconto di formazione incontra così la storia d’amore nel film di Zucca, girato in varie zone dell’isola sfruttando anche il patrimonio archeologico della Sardegna per evocare in qualche modo l’ambientazione della Galilea di Duemila anni fa.

Tra le location scelte per i suoi ciak, figurano San Giovanni di Sinis, nel comune di Cabras, il complesso nuragico di Tamuli nel territorio di Macomer, il parco del Colle di San Michele a Cagliari, la necropoli di Villa Sant’Antonio, un’area del Flumendosa tra Gadoni e Seulo.

Il primo giugno è atteso invece il debutto nelle sale di “Uomini in marcia” di Peter Marcias, già lanciato alla Festa del cinema di Roma. Un documentario che raccoglie un secolo di lotte per il lavoro in Italia partendo dagli scioperi dei primi anni Novanta nel Sulcis Iglesiente. Un racconto corale che unisce immagini di repertorio, testimonianze d’archivio e nuove interviste con il contributo anche di due grandi protagonisti del cinema internazionale come Ken Loach, instancabile narratore della working class, e Laurent Cantet, autore sempre attento a questioni sociali e generazionali che è tra l’altro prematuramente scomparso poche settimane fa. Uno sguardo indietro, al recente passato, che porta lo spettatore a marciare insieme a chi ha combattuto e difeso un diritto, vitale e fondamentale, oggi sempre più negato e svilito nel suo significato etico: quello al lavoro e alla sua dignità.

Il 6 giugno comincia infine il suo viaggio nelle sale “Anna” che ha avuto la sua anteprima alla Mostra del cinema di Venezia nell’ambito delle Giornate degli Autori. Regista in questo caso siciliano, Marco Amenta, ma riprese completamente nell’isola e in particolare nel territorio di Muravera (altre location Cabras e Arborea). Sardi sono inoltre gli interpreti, dalla protagonista Rose Aste, di San Sperate, a chi l’affianca negli altri ruoli principali: il sassarese Daniele Monachella e il cagliaritano Marco Zucca. L’attrice veste i panni della “Anna” del titolo, donna segnata da esperienze difficili che ha ereditato dal padre una fattoria in un territorio preso di mira da una multinazionale con l’obiettivo di costruirci un resort di lusso. Si tratta di un film che abbraccia quindi temi come la speculazione edilizia, la resistenza e il coraggio femminile. E in questo modo la Sardegna sarà gr ande protagonista.

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