La Nuova Sardegna

Ogni giorno sfornano 700 mila savoiardoni, impiegando più di 100 mila uova fresche del territorio. Li spediscono in Giappone, Cina, Corea, Nuova Zelanda, Sud America, Canada dove vengono consumati per colazione, merenda e come ingredienti del famoso tiramisù. Questi i principali mercati del prodotto a marchio Tipico, azienda di Fonni specializzata nella produzione di pistoccos, i classici savoiardi sardi dagli ingredienti semplici: uova, zucchero e farina. Ma dai molteplici utilizzi in ambito dolciario.

Nati come i dolci delle feste, «probabilmente sono arrivati in Sardegna nel 1700 con i Savoia. Non c’è certezza su come si siano diffusi nella nostra regione, ma a Fonni, sos pistoccos, rappresentavano i dolci dei matrimoni e dei battesimi – spiega Mario Masini, fondatore dell’azienda –. Ho sempre conosciuto questa tradizione in casa. Nella mia famiglia l’inizio di tutto si deve a mia mamma Anna Mattu e alle sorelle Giovanna e Bartola. Dopo la cottura del pane nella grande cucina rustica si approfittava del forno caldo e si preparavano sos pistoccos». Mario Masini è colui che ha dato avvio a un sistema industrializzato per la produzione di un dolce «che Fonni ha saputo distinguere dal resto della Sardegna – spiega ancora – affinando impasto e cottura per un prodotto che è stato sempre più apprezzato». Perfetto per l'inzuppo, mantiene la sua consistenza e grazie agli ingredienti semplici rappresenta un ottima merenda adatta anche per i piccoli. Apprezzato per la sue delicatezza, la capacità imprenditoriale e gli investimenti giusti hanno fatto il resto. Il savoiardone di Fonni infatti, marchio registrato dagli Anni 80, non è solo la buona storia di una tradizione ma anche il risultato di studio, investimenti e crescita costante.

«Nell’82 ho iniziato la mia prima attività con la ditta Mario Masini e un laboratorio nel centro storico. Poi nel 93 la società con mio fratello Gianni, la MaGi Snc, e un secondo stabilimento di 800 metri quadri, con macchine sempre più sofisticate che ci aiutavano a lavorare meglio. In quegli anni avevamo meccanizzato la rottura delle uova, comprammo impastatrici di ultima generazione, trasportatori, un sistema computerizzato per il peso degli ingredienti. Aumentando la produzione abbiamo allargato i nostri orizzonti e iniziato a vendere fuori dalla Sardegna con concessionari di zona, che ci hanno permesso di crescere, e molti contatti fuori all’estero. Quindi il trasferimento nella zona industriale di Fonni e lo stabilimento di 3000 metri quadri. Contemporaneamente i nostri figli studiavano e ora con orgoglio da oltre cinque anni l’azienda è passata a loro». Pietro, Marco e Carlo Masini: 34, 32, 30 anni. Rispettivamente responsabile commerciale e amministrazione il primo, responsabile di produzione e risorse umane il secondo, responsabile qualità, ricerca e sviluppo il terzo.

«Gli studi di mercato – spiega Pietro Masini – ci hanno indirizzato verso lo sviluppo di una linea produttiva collaterale, che è quella del tiramisù, perché i nostri savoiardoni, nei paesi dell’Est, ma un po’ in tutti i paesi dove vendiamo, vengono utilizzati prevalentemente come ingrediente di questo dolce, per questo abbiamo creato il Kit Tiramisù, le cui vendite sono in crescita grazie alla continua promozione. Infatti in questo momento mi trovo ad Amsterdam – spiega ancora Pietro –, portiamo anche quest’anno i nostri prodotti alla PLMA's World of Private Label 2025, che si è aperto ieri. Ma ogni anno siamo presenti in Corea, Giappone, New York, Chicago, Germania, Spagna e in Italia. Portiamo non solo un prodotto apprezzato dai mercati, ma anche una realtà imprenditoriale familiare che si fregia di importanti riconoscimenti». Inseriti per diversi anni nella Top Italian Food di Gambero Rosso, Forbes poi ha inserito l’azienda tra le 100 migliori d’Italia per la crescita aziendale, e infine Industria Felix, qualche giorno fa a Roma, ha premiato l’azienda tra le migliori 100 del centro-sud Italia per la solidità dei bilanci.