La Nuova Sardegna

Cinema

Da Julia Roberts a George Clooney e Al Pacino, sfilata di star per il festival del cinema di Venezia

di Fabio Canessa
Da Julia Roberts a George Clooney e Al Pacino, sfilata di star per il festival del cinema di Venezia

“La grazia” di Sorrentino apre la Mostra di Venezia il 27 agosto. In gara Baumbach e Del Toro, fuori concorso Luca Guadagnino

4 MINUTI DI LETTURA





Un lungo elenco di grandi star internazionali, a cominciare da Julia Roberts non fosse altro perché incredibilmente mai stata al Lido nella sua lunga carriera. Una marea di film divisi nelle varie sezioni di cui 21 nel concorso principale, con cinque tra questi a rappresentare il cinema italiano. L’anteprima di alcune delle serie più attese della prossima stagione come “Portobello” di Marco Bellocchio sul caso Tortora, girata in parte anche nell’isola, e “Il Mostro” di Stefano Sollima, sulla terribile vicenda del Mostro di Firenze, con la presenza di molti sardi nel cast e in particolare come protagonisti di Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Giacomo Fadda, Antonio Tintis. Torna dal 27 agosto al 6 settembre la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con la sua 82esima edizione costruita con un ricco programma presentato ieri dal direttore Alberto Barbera.
La pratica di bulimia cinefila alla quale i frequentatori della Mostra sono abituati, non meno di tre film al giorno, parte necessariamente dai titoli in gara per il Leone d’Oro che catturano come sempre le maggiori attenzioni. Ventuno lungometraggi, in gran parte con produzione statunitense, italiana, francese, britannica, secondo una visione occidentale che con la direzione Barbera, al timone ininterrottamente da 14 anni, si è fatta sempre più marcata. Niente di male ovviamente, con il vantaggio correlato a queste scelte di avere più volti noti tra gli interpreti, ma certo i cinefili più puri auspicherebbero uno sguardo maggiormente ampio sulle altre cinematografie.

Nel Concorso ufficiale spiccano cinque titoli italiani: il film d’apertura “La grazia” di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Anna Ferzetti, “Un film fatto per Bene”, documentario di Franco Maresco sul suo film mai realizzato su Carmelo Bene, “Elisa” di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi nei panni di una donna condannata per aver ucciso la sorella, “Duse” di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo di Eleonora Duse, e “Sotto le nuvole”, documentario di Gianfranco Rosi girato intorno al Vesuvio. Cinema italiano pronto a contrastare gli altri film, molti dei quali con cast stellari che illumineranno il tappeto rosso. Da “Jay Kelly” di Noah Baumbach, con George Clooney e Adam Sandler, a “Frankenstein” di Guillermo del Toro, con Oscar Isaac e Jacob Elordi, da “A House of Dynamite” di Kathryn Bigelow, con Idris Elba e Rebecca Ferguson, a “The Wizard of the Kremlin” di Olivier Assayas, con Paul Dano e Jude Law.
E ancora “Bugonia” di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone e Jesse Plemons, “Father Mother Sister Brother” di Jim Jarmusch, con Adam Driver e Cate Blanchett, “The Smashing Machine” di Benny Safdie con Dwayne Johnson ed Emily Blunt. Per quanto riguarda il resto dell’Europa da segnalare il francese “L’étranger” di Francois Ozon, adattamento del romanzo di Albert Camus, mentre per l’Asia il sudcoreano “No Other Choice” di Park Chan-wook con protagonista Lee Byung-hun, attore conosciuto anche per il ruolo di Frontman nella serie “Squid Game”.

Non mancano i grandi nomi anche nel Fuori Concorso dove trova spazio, «per sua scelta e della produzione» come ha specificato Barbera durante la conferenza stampa di presentazione, Luca Guadagnino con il suo nuovo film “After the Hunt” con protagonista Julia Roberts che calcherà il tappeto rosso di Venezia per la prima volta. Nella stessa selezione “Dead Man’s Wire” di Gus Van Sant, “Hateshinaki Scarlet” del maestro giapponese del cinema d’animazione Mamoru Hosoda e l’atteso “In the Hand of Dante” di Julian Schnabel con un super cast formato tra gli altri da Oscar Isaac, Jason Momoa, Gerard Butler, Gal Gadot, John Malkovich, Martin Scorsese e Al Pacino.
Ma anche gli altri italiani “L’isola di Andrea” di Antonio Capuano, con Teresa Saponangelo, “Il maestro” di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino, “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli, con Michele Riondino, e “Orfeo” di Virgilio Villoresi. Sempre il Fuori Concorso, ma nello spazio non fiction, propone documentari firmati da autori del calibro di Lucrecia Martel, Aleksandr Sokurov, Laura Poitras, Sofia Coppola e il grande Werner Herzog che riceverà come già annunciato da tempo il Leone d’Oro alla carriera (riconoscimento assegnato quest’anno anche alla leggendaria attrice e musa di Hitchcook, Kim Novak).
Mentre tra gli omaggi legati al mondo della musica figurano i documentari su Nino D’Angelo “Nino. 18 giorni” realizzato dal figlio Toni, “Pierò Pelù. Rumore dentro” di Francesco Fei sul cofondatore dei Litfiba e “Francesco De Gregori. Nevergreen” di Stefano Pistolini che ha seguito il cantautore romano nel suo tour incentrato su brani dal minor successo.

Sempre ricco anche il programma del concorso Orizzonti, dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, con particolare riguardo ad autori e autrici emergenti come sono le registe italiane, entrambe al loro secondo lungometraggio, Laura Samani, che porta al Lido “Un anno di scuola”, e Carolina Cavalli, che presenterà “Il rapimento di Arabella”. Tra le altre sezioni Venezia Spotlight che propone anche il nuovo film di Daniele Vicari intitolato “Ammazzare stanca”, con protagonisti Gabriel Montesi e Vinicio Marchioni. Senza dimenticare la sezione Classici per andare sul sicuro con capolavori della storia della settima arte recentemente restaurati e nuovi documentari sul cinema che omaggiano grandi registi del passato. 

Primo piano
Il caso

Un bambino scalzo e spaventato: perché Natalino Mele fu graziato dal Mostro di Firenze

di Silvia Sanna
Le nostre iniziative