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“Il cavallo nel pozzo” al Verdi di Sassari è un inno alla inclusione

di Matilde Pani*
“Il cavallo nel pozzo” al Verdi di Sassari è un inno alla inclusione

La commedia invita a credere in se stessi e dimostra che l’inclusione tiene viva la diversità ed è un vero investimento per il nostro futuro

15 dicembre 2023
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Il 6 dicembre al Teatro Verdi di Sassari, in tanti hanno assistito alla commedia “Il cavallo nel pozzo” scritta da Antonio Medas e recitata dagli attori di Teatro Sociale FLPM Art. Uno spettacolo decisamente inclusivo, il cui scopo è stato quello di «ricordare di credere sempre in sé stessi e di cercare sempre il modo di superare qualunque situazione critica, confidando nelle proprie potenzialità». A pochi giorni da Natale quest’opera ha rappresentato un grande momento di festa. L’inclusione fa parte del nostro lessico quotidiano, perché è un elemento fondante della società: deve esserci indipendentemente dall’etnia, dal sesso, dal credo religioso, dal grado di disabilità (chi non ha difetti o problemi?) e da tutte quelle caratteristiche che rendono diversi dalla “normalità”. Va oltre il semplice tollerare le differenze e infatti chiunque deve sentirsi valorizzato e accettato. Spesso la parola “inclusione” viene confusa con “integrazione”: in realtà, quest’ultima mette fisicamente insieme le persone; attraverso l’inclusione invece, si crea un ambiente in cui si accolgono e valorizzano le diversità, in cui nessuno viene escluso. È possibile distinguere vari tipi di inclusione, per esempio inclusione sociale e scolastica. La scuola organizza l'apprendimento in modo da permettere a tutti di poter partecipare alle attività nel modo più attivo e autonomo possibile, rivestendo un ruolo fondamentale nell’insegnare a riconoscere e valorizzare le differenze. Un’educazione inclusiva può prevenire discriminazioni e prepotenze e garantire a tutti pari opportunità di formazione e una piena partecipazione alla vita della propria comunità.

L'inclusione sociale elimina ogni forma di discriminazione all'interno di una società mantenendo vive le diversità e generando una maggiore ricchezza umana e culturale. È evidente che una società più inclusiva presuppone anche un cambiamento culturale, un impegno individuale e collettivo nell’abbattere delle barriere invisibili che impediscono il raggiungimento di un atteggiamento inclusivo. Per fare ciò, può essere utile sensibilizzare sull’argomento, parlare delle sfide e delle difficoltà a cui sono sottoposte queste persone. Lo spettacolo che si è svolto al Verdi è un chiaro esempio di come ci si possa impegnare per interessare e coinvolgere gli individui e la società alle tematiche inclusive. Un altro aspetto fondamentale e non trascurabile è il linguaggio inclusivo; infatti, è necessario evitare l'utilizzo di parole o azioni che possano essere riconducibili a stereotipi o discriminazioni e che, quindi, ostacolerebbero l’inclusione. Il linguaggio inclusivo ha questo come obiettivo e offre la possibilità di costruire forme di comunicazione prive di stereotipi, pregiudizi e atti discriminatori nei confronti delle persone. L’inclusione è un investimento per il futuro, perché la società basata su uguaglianza, giustizia e pari opportunità non solo è migliore dal punto di vista sociale ma può produrre maggiore ricchezza economica diffusa.

*Matilde studia al Liceo Scientifico G. Spano di Sassari
 

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