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Olbia, stangata per il Burger king: niente “drive” e chiusura alle 22

Olbia, stangata per il Burger king: niente “drive” e chiusura alle 22

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso-esposto dei residenti della zona

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Olbia Inquinamento acustico e da gas di scarico, disturbo della quiete pubblica e privata, illuminazione intrusiva e molesta, odori nocivi violazione delle regole di decoro urbano. Lungo l’elenco delle violazioni contestate al fast food Burger king di viale Aldo Moro che dovrà tagliare il servizio drive, spegnere ogni emissione sonora (la musica, ad esempio) e chiudere alle 22. Una vera e propria stangata, disposta dal Consiglio di Stato con una ordinanza cautelare che ha accolto gli esposti presentati da cittadini residenti nella zona.

Inizialmente i cittadini, assistiti dall’avvocato Andrea Stafa, avevano presentato l’esposto al Comune di Olbia che però aveva respinto la domanda cautelare. A quel punto i cittadini avevano presentato ricorso al Tar, che pure aveva respinto la domanda cautelare. Il rigetto è stato impugnato davanti al Consiglio di Stato che questa volta ha accolto l’istanza dei cittadini “vicini di casa” del Burger king imponendo il silenzio e la chiusura alle 22 del fast food delle società Maspa srl (difesa in giudizio dall’avvocato Enrico Salone) e Feed the world (difesa dagli avvocati Silvia Lanzaro e Daniele Bracci). Si tratta di un provvedimento cautelare, quindi le misure disposte dai giudici amministrativi hanno validità fino alla decisione di merito della causa. Se le misure restrittive dovessero essere confermate anche nel merito, si aprirebbe una pagina giurisprudenziale nuova e incerta per i proprietari e gestori dei fast food, esposti all’insidia del ricorso da parte dei vicini che richiedono silenzio e decoro urbano.

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