In balìa delle onde l'educazione sentimentale nelle scuole
Una lunga storia di rinvii
Le proteste e le manifestazioni che hanno caratterizzato gli anni ’70 sono state anche il primo input per una proposta di legge del 1975 che ancora oggi lascia dubbi ed incertezze: “Iniziative per l’informazione sui problemi della sessualità nella scuola statale”. Tra oppositori e sabotatori, si è arrivati al 2024 con l’acqua alla gola; mentre nel resto d’Europa e del mondo molti paesi hanno già assunto una posizione ( favorevole o sfavorevole ) che portano avanti con determinazione, l’Italia si trova in balìa delle onde, in un mare di incertezze che non concede tregua.
L’educazione sessuale nelle scuole è uno strumento utile per contrastare i femminicidi? L’inserimento di tale attività all’interno delle scuole, andrebbe ad arricchire il curriculum scolastico che però secondo molti intellettuali del 2024, sarebbe lo scudo sbagliato per lottare contro una cruda realtà che riporta infiniti casi di donne maltrattate, violentate, molestate ed uccise. Considerando le statistiche mondiali fornite da più gruppi di ricercatori, l’Italia è uno dei pochi paesi a non comprendere l’educazione sessuale tra le attività che quotidianamente si svolgono nelle aule; l’esatta motivazione di tale mancanza non è data sapersi ma probabilmente la pudicizia di uno stato che muta l’argomento della “educazione sessuale” ad “educazione sentimentale” ha ancora tanti passi in avanti da fare.
A causa di scontri politici, ideologici e religiosi, questa tipologia di insegnamento è sempre e solo stata destinata alle famiglie che però in contesti differenti dall’ideale di perfetta quotidianità armonica si ritrovano in mano un tabù ingestibile. Sicuramente l’ausilio di esperti, psicologi, pedagogisti e medici specializzati sarà fondamentale da un punto di vista comunicativo; nel momento in cui le nostre scuole saranno pronte ad aprire le porte per tale tipologia di educazione, per la prima volta si potrà modificare in maniera significativa, la didattica del Paese.
*Giulia è una studentessa della 4A Liceo scientifico “Michelangelo Pira” di Siniscola