La casa del direttore del vecchio carcere sarà una foresteria
Il Parco avvia la riqualificazione e il restauro dell’immobile Lubrano: «Recuperiamo spazi in vista dell’autoproduzione»
ALGHERO. Sono stati affidati i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ex abitazione del direttore della allora colonia penale di Tramariglio. L’intervento è stato deciso dai vertici del Parco di Porto Conte e l’immobile riqualificato, uno dei più prestigiosi del complesso di Casa Gioiosa, avrà una destinazione specifica: quella di foresteria. «È l’inizio di un percorso che andrà a recuperare spazi di autoproduzione – spiega il presidente del Parco di Porto Conte Stefano Lubrano – attraverso l’offerta di servizi destinati ai visitatori. La foresteria, una volta realizzata, sarà in grado di ospitare una ventina di posti letto e quindi di svolgere quella funzione ricettiva che fino a oggi è mancata al nostro sistema di accoglienza».
Lubrano lascia intendere che il Parco sta entrando in una nuova fase che si aggiunge alla specificità ambientale e scientifica che gli appartengono istituzionalmente, ma che comincia a fare capolino nei meccanismi della produzione economica e a rispondere alla legge economica della domanda e dell’offerta. La riserva naturale comincia dunque ad affacciarsi in maniera concreta e significativa verso quelle opportunità che le derivano dal disporre di un consistente patrimonio immobiliare che deve essere evidentemente riqualificato e quindi messo in produzione.
Patrimonio, vale la pena ricordare, in larga misura di proprietà del ministero della Difesa e quindi inutilizzabile a fine produttivi. Ma c’è di più: questa condizione di abbandono sta consolidando le precarietà strutturali dei siti provocate dagli agenti atmosferici e in particolare dalla totale mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria. C’era stato un impegno politico nel corso della precedente legislatura per il trasferimento dei beni in questione, non più utilizzabili a fini bellici o di difesa, purtroppo disatteso sul piano pratico.
Tornando alle iniziative dei vertici della riserva naturale della Baia delle Ninfe, va detto che si tratta di un processo che guarda al medio e lungo termine ma il fatto che la dirigenza del Parco abbia cominciato a percorrerlo sul fronte della ricettività, e quindi del ritorno economico, rappresenta un serio passo in avanti anche in riferimento al fatto che le risorse pubbliche tendono a esaurirsi e sono sempre più difficili da ottenere. Il Parco di Porto Conte, oggi dotato di una organizzazione efficiente attraverso il servizio svolto dalle guide del parco, le dotazioni museali e un settore informativo all'altezza dei compiti che deve svolgere, dovrebbe inoltre costituire una delle carte da giocare per il sistema alberghiero tradizionale della Riviera del Corallo e in particolare per quelle strutture a Nord della città catalana.
Le opportunità offerte dalla riserva dovrebbero costituire un ulteriore e convincente argomento da inserire nell’offerta vacanza sulla costa algherese che andrebbe perfezionato sul fronte della promozione nazionale e internazionale. A cominciare dalla Fondazione Meta, l'ente di piazza Porta Terra che peraltro gestisce gli introiti delle visite alle Grotte di Nettuno, e dalle campagne istituzionali della Regione Sardegna.
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