La Nuova Sardegna

Alghero

Case popolari, il Comune ci riprova

di Gianni Olandi
Case popolari, il Comune ci riprova

A febbraio un nuovo bando per l’acquisto di immobili e aree edificabili. In precedenza offerti alloggi di scarsa qualità

19 gennaio 2016
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ALGHERO. La domanda di abitazioni in regime sociale ed economico popolare vanta sulla Riviera del Corallo liste di attesa chilometriche, conseguenza diretta della scarsa attenzione riservata in passato a questo problema, che dovrebbe essere invece considerato primario, e che oggi si presenta con drammatica attualità. Recentemente l'amministrazione comunale, grazie alla dotazione di un milione 600 mila euro destinati dalla Regione, aveva pubblicato un bando per l'acquisto di alloggi non andato a buon fine soprattutto perché alla richiesta del Comune avevano dato risposte una quindicina di potenziali venditori, ma che offrivano soluzioni abitative scarse e mediocri in termini di qualità e comfort. Tra le offerte erano arrivate anche alcune riguardanti case popolari che i proprietari, o gli eredi, mettevano sul mercato rispondendo al bando pubblico.

Ora la giunta comunale ha ripreso l'intera questione aggiornandone i contenuti: non solo alloggi già edificati e più recenti, ma anche aree con possibilità di edificazione immediata da destinare all’edilizia residenziale pubblica. I nuovi indirizzi dell'esecutivo hanno naturalmente sempre lo stesso obiettivo: reperire sul mercato immobiliare appartamenti da locare a canone moderato, ma con criteri e qualità strutturali più adeguate, individuando soluzioni decisamente diverse da quelle del non soddisfacente esito del precedente bando. L'acquisto degli immobili è, tra l'altro, garantito dalla copertura finanziaria della Regione.

Quindi il nuovo avviso pubblico in via di definizione, la cui pubblicazione è prevista entro il prossimo febbraio, terrà conto di una rosa più ampia di criteri atti a favorire maggiormente la qualità e la convenienza. L’acquisto ammesso riguarderà alloggi già realizzati purché l’ultimazione dei lavori di costruzione o di ristrutturazione/riqualificazione complessiva degli stessi risulti successiva al 2005. Gli interventi di acquisto saranno inoltre ammessi per alloggi da realizzarsi su aree edificabili già dotate delle necessarie opere di urbanizzazione; la superficie utile non dovrà essere inferiore a 45 mq e non superiore a 95 mq e l’ubicazione dovrà essere in palazzine di buona qualità dove siano presenti almeno 6 alloggi. Curiosamente quest'ultimo criterio che oggi viene opportunamente imposto, era stato oggetto già nel settembre del 2014 di una offerta da parte di un costruttore algherese a condizioni decisamente interessanti, visti i prezzi di mercato, e in una situazione decisamente più che dignitosa. L'offerta riguardava la vendita al Comune di 5 appartamento nuovi, appena realizzati, al piano terra in una palazzina in area urbana, a un costo compreso tra i 1.750 e 1.800 euro al metro quadro. Una offerta che poteva essere evidentemente trattata dal Comune, magari con un ulteriore tentativo al ribasso, visto che il costo complessivo si aggirava intorno ai 600mila euro. Ebbene a quella proposta il Comune non ha mai risposto. Tra l'altro l'operazione rappresentava una opportunità di integrazione sociale tra coloro che necessitano di un intervento pubblico per la casa e gli altri residenti del palazzo che hanno acquistato a prezzi di mercato.

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