La Nuova Sardegna

Alghero

La laguna del Calich invasa dalle alghe

di Gianni Olandi
La laguna del Calich
La laguna del Calich

Il Wwf denuncia il ripetersi del fenomeno e segnala il potenziale pericolo di un pozzo senza copertura 

30 gennaio 2018
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ALGHERO. Proseguendo nel prezioso ruolo di sentinella delle questioni ambientali del territorio, il Wwf denuncia il precario stato di salute della laguna del Calich alla periferia della città. Un bene ambientale di straordinaria importanza che secondo l’associazione ambientalista rappresentata da Carmelo Spada sta vivendo una condizione di “boom algale “oltre a presentare situazioni particolari che costituiscono un pericolo per le persone.

Il fenomeno della proliferazione delle alghe nello stagno si era già verificato lo scorso anno, un vasto tappeto verde, che aveva interessato soprattutto zone poco profonde, aveva perfino cambiato l'immagine della laguna.

Un fenomeno determinato probabilmente dall’aumento della temperatura e dalla presenza di concentrazioni significative di sostanze organiche. «In seguito a un sopralluogo effettuato in questi giorni – segnala il Wwf – si è potuto osservare, presumibilmente, l’insorgere nuovamente del fenomeno di proliferazione di alghe in alcune parti della laguna».

Ma l’associazione ambientalista segnala un potenziale pericolo per l'incolumità pubblica. Lungo la pineta che costeggia viale Burruni, nel tratto tra i capanni di osservazione installati dal Parco negli anni scorsi e i confini del campeggio, si è individuato un pozzo al cui interno si scorgono diversi pneumatici e la cui imboccatura è coperta in maniera approssimativa da una transenna.

Considerato che la zona è spesso visitata da amanti della natura, appassionati della fauna della laguna, famiglie spesso con bambini, quel buco scarsamente protetto, tra l’altro facilmente raggiungibile da chiunque, rappresenta una autentica trappola. Il Wwf si rivolge al sindaco, all’assessore all’Ambiente, al responsabile territoriale del settore e al direttore del Parco regionale di Porto Conte, affinché venga svolta una verifica immediata della situazione denunciata e soprattutto venga eliminato quel pozzo praticamente a cielo aperto.

Carmelo Spada ricorda poi che la laguna del Calich, per il suo alto valore naturalistico e paesaggistico, è inserita nel parco regionale di Porto Conte, nella Zona di Protezione Speciale di Capo Caccia e nella direttiva Uccelli e Habitat che mira a tutelare negli Stati membri dell’Unione Europea la biodiversità nel nostro continente.

Da segnalare ancora che lo stagno è interessato da sempre da un processo di interramento determinato dai detriti che giungono dai suoi affluenti. Situazione che determina problemi anche per la pescosità del sito.



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