La Nuova Sardegna

Alghero

Aeroporto di Alghero, passeggeri ancora in calo: -6,8 per cento

Aeroporto di Alghero, passeggeri ancora in calo: -6,8 per cento

I dati riguardano il primo trimestre dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2017

26 aprile 2018
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ALGHERO. Nel primo trimestre del 2018 l'aeroporto di Alghero ha registrato 164mila passeggeri, 12mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2017, con un decremento percentuale del 6,8%. Lo dice il report ufficiale di Assaeroporti sui dati di traffico dei primi tre mesi di quest'anno.

I dati certificano un calo tutto sommato contenuto, ma il segno meno appena pubblicato conferma il trend negativo di un anno fa, quando Alghero registrò 89mila e 872 passeggeri in meno rispetto al passato recente, con un calo del 30,6%. E senza trascurare che nello stesso periodo Olbia e Cagliari hanno registrato una crescita del 23% e del 10%.

Per il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Tedde, «nonostante la propaganda prima di Deiana e poi degli assessori Careddu e Argiolas, nei cieli di Alghero non c'è pace». Secondo l'ex sindaco di Alghero l'aeroporto sconta la cattiva gestione delle politiche dei trasporti attuate dalla Giunta Pigliaru, a partire dal mancato sostegno al low cost quando l'aeroporto era a gestione pubblica, per proseguire con la rinuncia alla CT2, al fallimento della CT1, alla vendita al buio della società di gestione e agli incomprensibili e biblici ritardi del bando sulla destagionalizzazione.

«Ora si cerca di scaricare le responsabilità su presunti "deficit" della destinazione Alghero e sull'impresa turistica del territorio - accusa Tedde - ma le responsabilità sono chiare e devono ascriversi alla giunta Pigliaru e ai sindaci dei più importanti centri della Provincia, che hanno assistito in silenzio al depotenziamento dello scalo».

Accuse durissime, in conseguenza delle quali «ancora una volta chiediamo a Pigliaru di prendere atto di questa crisi infinita e di convocare un tavolo con tutte le forze politiche, i sindacati e le forze produttive per individuare misure che possano interrompere questa picchiata della più importante infrastruttura del Nord Ovest Sardegna».

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