La Nuova Sardegna

Alghero

Sicurezza e qualità, le proposte urgenti per salvare il turismo

di Luca Fiori
Sicurezza e qualità, le proposte urgenti per salvare il turismo

Il Tavolo permanente del Comune illustra il piano anti Covid L’assessore Di Gangi: «Aiuteremo le imprese a rialzarsi»

06 maggio 2020
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ALGHERO. Finanziamenti agevolati per sostenere le imprese, stop alla burocrazia e l’introduzione del certificato di qualità “Sardinia covid free” da attribuire alle imprese che punteranno su un turismo sicuro e saranno in grado di garantirlo.

Alghero prova a uscire dalla sabbie mobili con una proposta elaborata dal “Tavolo permanente per il Turismo”, la task force messa in piedi dall’amministrazione per elaborare proposte che possano aiutare la città a rialzarsi, ma anche ispirare altre realtà turistiche della Regione.

Il programma – elaborato dagli esperti accorsi al capezzale della Riviera del Corallo – è stato presentato ieri dal sindaco Mario Conoci e dall’assessore al turismo Marco Di Gangi, con i rappresentanti degli enti e associazioni coautori con il Comune del rapporto realizzato insieme al Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Federalberghi, Confcommercio, Domos, Sib, Confindustria e Faita.

«In questo momento è come se ci trovassimo ad annaspare in mezzo al mare – ha detto l’assessore Di Gangi – la prima cosa da fare è riuscire a non affogare e a tornare a riva. Subito dopo ci sarà da chiedere aiuto, prima per essere rianimati e poi per rialzarsi».

E per rialzarsi dopo la terribile mazzata il settore turistico algherese – ottomila lavoratori che rischiano di rimanere senza impiego – dovrà cercare di non farsi trovare impreparato quando ci saranno le condizioni per riaprire spiagge, ristoranti, alberghi, bar, locali, porti e aeroporti.

Il primo a tendere la mano agli imprenditori – è stato spiegato ieri dagli esperti – dovrà essere il Comune. L’amministrazione dovrà svolgere un ruolo sussidiario, utile comunque ad affiancare e sostenere le imprese locali e più in generale a sostenere e rilanciare la destinazione turistica.

Oltre alla moratoria per il pagamento dei tributi locali, dovrà necessariamente valutare, ove questo sia possibile, l’opportunità di una loro rimodulazione; in particolare questo dovrà avvenire per la Tari e sulla Tosap a causa del mancato esercizio dell’attività.

«Il nostro compito – ha aggiunto l’assessore Di Gangi – sarà anche quello di assistere le imprese negli adempimenti burocratici, nell’applicazione delle normative straordinarie anche mediante seminari o webinar di supporto sulle tematiche di maggior interesse». Il Comune si impegna inoltre a a sviluppare nel breve periodo, magari in sinergia con analoga iniziativa regionale, azioni di comunicazione e di marketing utili ad attrarre l’attenzione dei potenziali turisti verso Alghero e la Sardegna, valorizzandole come una destinazione sicura, puntando a promuovere un allargamento della stagione almeno ai mesi di settembre e ottobre.

A Governo e Regione Alghero chiederà infine meno burocrazia e l’erogazione di finanziamenti agevolati (copertura fino al 100% del totale, con una quota a fondo perduto come già indicato) per sostenere gli investimenti atti a rendere le strutture della filiera turistica più competitive per il futuro, con maggiore attenzione per gli interventi di immediata cantierabilità. Perché se Alghero è come un uomo che rischia di annegare in mezzo al mare il salvagente va lanciato prima che sia troppo tardi.

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