La Nuova Sardegna

Alghero

Con “Favole al citofono” la città diventa un teatro

di Nicola Nieddu
Con “Favole al citofono” la città diventa un teatro

Dal 26 al 31 dicembre l’attore Ignazio Chessa leggerà i più bei racconti di Rodari L’idea del Mamatita: si aderisce prenotando e può essere un regalo originale 

23 dicembre 2020
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ALGHERO. Le favole senza tempo di Gianni Rodari raccontate ai citofoni. L’idea, già sperimentata con grande successo in alcune città italiane come Modena e Busto Arsizio, arriva ad Alghero grazie al Mamatita Festival con un’inedita esperienza di teatro “a distanza” ideata e diretta da Chiara Murru e con l’interpretazione dell’attore Ignazio Chessa che vestirà i panni di Gianni Rodari. Dal 26 al 31 dicembre, nelle case degli algheresi arriveranno le “Favole al citofono”, nome che riprende una delle principali opere dello scrittore dal titolo “Favole al telefono”, dove il protagonista è un tale ragionier Bianchi che, a causa del suo lavoro stava spesso fuori casa e ogni sera telefonava alla figlia per raccontarle una favola. Così Ignazio Chessa, che ha già interpretato Gianni Rodari in teatro nel suo spettacolo “Rodari Club”, sarà una sorta di ragionier Bianchi che anziché al telefono, utilizzerà i citofoni.

L’attore algherese attraverserà la città per raccontare le favole del Rodari dando voce alla donnina che contava gli starnuti, al famoso Giovannino Perdigiorno, al Re degli Uomini di burro e così via. Con “Favole al citofono” la città si fa teatro, offrendo una nuova esperienza teatrale in sicurezza. Il cosiddetto teatro diffuso proposto dal festival raggiunge il pubblico a casa e attiva nuove dinamiche di partecipazione e condivisione; ci si prende cura della città e della comunità in un continuo, e oggi più che mai necessario, dialogo e incontro, anche se distanziati. «Un’idea nata durante il primo lockdown di marzo – dice l’ideatrice Chiara Murru –, esasperata da richieste di partecipazione a video-chiamate, dirette facebook, streaming e Dad pensavo a un modo concreto per sentirsi vicini. Il citofono è uno strumento analogico, destinato a una sola funzione, ma ho pensato a come potesse diventare veicolo di messaggi rassicuranti, gioiosi, che limitassero il distanziamento nel rispetto delle norme e dei decreti. Il citofono, prevede comunque una presenza ai capi del filo e il “qui e ora”, condizione necessaria nel teatro viene rispettata. Un’idea coerente con i principi del festival - ha concluso l'organizzatrice - che va incontro al pubblico e crea una nuova modalità di fruizione, mantenendo la regola per me imprescindibile de «la città si fa teatro”».

Sarà possibile prenotare e ricevere a domicilio, all’interno del comune, una “Favola al citofono”, ma anche regalare una favola, inviando una mail all'indirizzo info@mamatitafestival.com oppure un messaggio al numero 349 1389151, indicando indirizzo ed eventuali dettagli. “Favole al citofono” è una produzione del Mamatita Festival realizzata con il contributo della Regione Sardegna e il sostegno di Comune di Alghero e Fondazione Alghero.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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