La Nuova Sardegna

Cagliari

ViviAssemini torna alla carica: «Macchiareddu bomba ecologica»

di Luciano Pirroni
ViviAssemini torna alla carica: «Macchiareddu bomba ecologica»

Rischio tumori, il comitato civico chiede conto della sua attività all’amministrazione comunale

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ASSEMINI. Una bomba ecologica nell'area industriale di Macchiareddu. È la fotografia che emerge dagli stabilimenti inglobati nella zona alla periferia di Assemini. «Dopo quasi un anno dal suo insediamento, la nuova amministrazione comunale spieghi ai cittadini – denuncia il comitato civico ViviAssemini, presieduto da GianLuca Spada - cosa ha prodotto contro i disastri ambientali dell'area industriale».

Le statistiche non lasciano dormire sonni tranquilli ai cittadini del centro ai piedi della statale 130. «L'area di Macchiareddu è gravemente compromessa, risultando - secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute - tra le aree più inquinate d'Italia. Dai dati si evince che per uomini e donne è presente un eccesso di mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio e un difetto, per i soli uomini, per le malattie circolatorie. Il tumore della pleura è in eccesso in entrambi i generi. La causa sarebbe attribuibile alla presenza di impianti chimici e discariche».

Troppi gli interrogativi, in base al dossier. «Dal Dipartimento di Sanità Pubblica, sezione Medicina del Lavoro, dell'Università di Cagliari – continuano gli esponenti di ViviAssemini - è stato pubblicato su “Epidemiologia e Prevenzione”, che la popolazione maschile residente nel distretto di Cagliari ovest, esclusa la città di Cagliari, presenta un elevato rischio di contrarre forme di leucemie. Una condizione di grave disagio che amplifica i danni causati da un modello rivelatosi inefficiente e dannoso, calato dall'alto e che ha compromesso ben 445mila ettari di territorio sardo. Aree che sono state iscritte in Siti d'Interesse Nazionale, ossia aree gravemente contaminate che necessitano di urgenti interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee per evitate ulteriori danni ambientali e sanitari».

La constatazione è logica. ""Circa un sardo su tre (la media nazionale è di 1 italiano su 9) vive in un sito contaminato, dove si sono registrati 10 mila decessi in eccesso rispetto ai riferimenti regionali. Inquinamento massiccio che deve trovare le dovute risposte istituzionali. Il Comitato Civico Apartitico ViviAssemini chiede che l'amministrazione comunale di Assemini documenti gli atti e le azioni prodotte in questo anno di governo per assicurare il tanto atteso processo di bonifica dell'area di Macchiareddu e della zona confinante con la vecchia Laveria».

«Un dovere istituzionale – conclude la nota - visto che in piena campagna elettorale per le Europee, il sindaco di Assemini Mario Puddu si è presentato davanti al cogeneratore di Simaxis per controllare l'effettiva chiusura di un impianto ritenuto dannose per i cittadini ed il territorio. Chiediamo che maggiore e più incisiva attenzione venga rivolta dalla fascia tricolore al territorio per cui hanno ricevuto il mandato di governo».

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