Basket femminile, senza fondi niente campionato
Le cinque società sarde in A1 e A2 sono pronte a ritirare le squadre, qualche gruppo rischia anche il fallimento
CAGLIARI. Le cinque società di basket femminile della Sardegna iscritte ai campionati nazionali di serie A1 e A2 sono pronte e ritirare le squadre, a causa dei mancati contributi che aspettavano dalla Regione. La decisione è stata preannunciata oggi da Cus Cagliari (A1) e da Astro Cagliari, Mercede Alghero, Virtus Cagliari e San Salvatore, che militano in serie A2.
I contratti con l’agenzia Sardegna promozione sono stati annullati e nel frattempo è saltata il 20 novembre scorso in Consiglio regionale l’approvazione con procedura d’urgenza della leggina con cui le associazioni sportive dilettantistiche avrebbero potuto ottenere i finanziamenti.
Questa settimana la bozza del testo è all’attenzione della commissione Sanità: i capigruppo avevano inizialmente previsto 175mila euro per la partecipazione al campionato di calcio femminile di serie A1, 455mila euro per partecipare a quello di basket femminile di A1, 140mila euro per la partecipazione al campionato di basket femminile di A2 e 115mila per la partecipazione al campionato di pallanuoto maschile di serie A2. I finanziamenti dovrebbero essere ripartiti in parti uguali tra le squadre iscritte ai vari campionati, ma bisogna attendere il testo definitivo, oltre ai tempi del Consiglio regionale per l’approvazione.
Le società interessate aspettavano questi fondi per evitare multe e declassamenti sportivi, alcune per scongiurare il fallimento. «Il mancanto rimborso dei contributi, per i quali la rendicontazione è stata già prodotta nell’aprile scorso (entro i termini stabiliti dall’agenzia regionale) ha prodotto diversi problemi economici, creando una voragine al portafoglio di liquidità», fanno sapere le cinque società di basket femminile in una nota congiunta.
«A questo si vuole aggiungere il cronico ritardo nell’erogazione dei contributi sportivi stanziati, riferiti agli anni precedenti (2012 e 2013) e, a tutt’oggi, non ancora saldati, e la totale assenza di risposte alle domande delle istituzioni sportive isolane (presidente del Coni Sardegna e presidente del Comitato regionale della Federbasket), che sono i portavoce delle problematiche delle società sportive verso le istituzioni politiche».
La situazione più difficile è quella del Cus Cagliari che accusa la Regione di «confusione e poca chiarezza»: la società sostiene di essersi indebitata ai primi di settembre dopo aver avuto conferma dei finanziamenti per azioni di co-marketing, poi mai arrivati.