La Nuova Sardegna

Cagliari

Sanluri rievoca la battaglia del 1409 tra gli eserciti sardo e aragonese

Luciano Onnis
Un'immagine d'archivio della rievocazione storica della battaglia di Sanluri
Un'immagine d'archivio della rievocazione storica della battaglia di Sanluri

Fino a domenica la decima edizione di «Sa Battalla de Seddori» con iniziative culturali nel centro storico. Il clou sarà la rappresentazione dell'assalto al castello

17 luglio 2015
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SANLURI Da oggi, 17 luglio, fino a domenica 19 Sanluri torna indietro nel tempo di sei secoli. La cittadina campidanese si tuffa nell’epoca medievale per celebrare la decima edizione di “Sa Battalla de Seddori” (La Battaglia di Sanluri, con migliaia di morti), ossia lo scontro tra l’esercito sardo di Guglielmo III di Narbona, giudice di Arborea, e quello aragonese di Martino il Giovane, re di Sicilia e Infante di Aragona, che portò alla conquista del Giudicato d’Arborea da parte degli invasori stranieri.

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Le molteplici iniziative culturali, storiche e artigianali, che coinvolgono gran parte della popolazione, avranno come scenario principale per tre giorni il centro storico attorno alle mura del castello giudicale di Eleonora d'Arborea, mentre per mancanza di risorse finanziarie quest’anno non si svolgerà la rievocazione della battaglia campale in località Su Bruncu de sa battalla e S'Occidroxiu (la carneficina), che nelle precedenti edizioni veniva fatta con diverse centinaia di figuranti, a cavallo e a piedi, che inscenavano l’epico e sanguinoso scontro del 30 giugno 1409 (circa ventimila i soidati dei due eserciti in guerra), con le maggiori associazioni storiche isolane coinvolte nella drammatizzazione dell’evento.

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Il clou più atteso della rievocazione è sempre quello dell'assalto al castello e al borgo fortificato, in programma domenica pomeriggio. Moltissimi attori, comparse, una regia professionale e una ferrea preparazione curata dall’associazione “Educanimarte” per una rappresentazione scenica che si svolge a cielo aperto e accoglierà gli spettatori sulle gradinate allestite nella piazza davanti alle mura castellane.

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