Assemini, sindaco grillino indagato per mobbing
Mario Puddu è stato querelato dall'ex segretaria comunale. Le indagini sono condotte dalla Procura di Cagliari
CAGLIARI. Al momento c'è solo la querela presentata dall'ex segretaria comunale nel fascicolo aperto dalla Procura di Cagliari a carico di Mario Puddu, il sindaco del Movimento 5 Stelle di Assemini, accusato dalla dipendente di demansionamento.
In queste ore l'esponente grillino è stato formalmente indagato con l'ipotesi di abuso d'ufficio dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia - titolare dell'inchiesta - che ha firmato la delega agli investigatori della Guardia di Finanza per far luce su quanto contenuto nell'esposto presentata dall'ex segretaria del Comune Daniela Petricci, assistita dall'avvocato Carlo Amat.
I finanzieri già nelle prossime settimane dovrebbero iniziare gli interrogatori dei primi testimoni, mentre non è stata ancora disposta alcuna acquisizione documentale. La donna accusa il primo cittadino di mobbing: comportamenti vessatori sfociati nella rimozione dal suo incarico dopo una campagna denigratoria. Da qui l'ipotesi di demansionamento.
Sempre in Procura a Cagliari, ma assegnato al pubblico ministero Marco Cocco, risulta aperto dallo scorso anno anche un altro procedimento sul Comune di Assemini - questa volta senza indagati - nato dall'esposto di tre consigliere comunali grilline (Rita Piano, Irene Piras e Stefania Frau) che hanno accusato il sindaco Puddu e la Giunta di aver costituito uno staff di consulenti vicini all'amministrazione ma con situazioni di conflitto di interessi.
Ricevuto l'esposto il magistrato ha aperto un fascicolo per effettuare gli accertamenti - tuttora in corso - ma senza formulare ipotesi di reato né disporre iscrizioni nel registro degli indagati. Le indagini sarebbero ormai alle fasi conclusive, tanto che nelle prossime settimane il pm potrebbe formulare le imputazioni o chiedere l'archiviazione.