La Nuova Sardegna

IGLESIAS. Un topo d'auto piuttosto distratto finisce in manette per due volte nel giro di poche ore. Galeotto l'atto di notifica del primo arresto redatto dai carabinieri e che il destinatario (appunto il ladruncolo) ha lasciato, perdendolo o dimenticandolo, nella seconda auto presa di mira mentre rovistava al suo interno e faceva razzia di ogni cosa, anche la più insignificante e di scarso valore.

La leggerezza gli è stata fatale e così Massimo Meloni, 50 anni, disoccupato nato a Cagliari ma residente a Iglesias, si è ritrovato poco dopo nuovamente in caserma dopo che i carabinieri sono andati a prenderlo a casa. “Scusi signor Meloni – gli ha detto un sottufficiale dell'Arma – ha dimenticato questo foglio nell'auto...”. Praticamente era la firma d'autore del furto compiuto poco prima, avvallata dalla misera refurtiva che i militari hanno trovato nella sua abitazione e riconosciuta dal proprietario.

Il primo arresto Meloni lo aveva subito la notte prima quando una pattuglia lo ha sorpreso a rubare in una Citroen C3 parcheggiata in via Minotti. Portato in caserma e arrestato con l'accusa di tentato furto, è tornato qualche ora dopo in libertà in attesa del processo con giudizio direttissimo in tribunale a Cagliari. Ma subito dopo essere uscito dalla caserma, ha concesso immediatamente un bis e “ripulito” poco distante un'altra auto parcheggiata in strada, impossessandosi di un borsello con pochi spiccioli e altri piccoli oggetti di scarso valore. Ma nell'abitacolo ha lasciato l'atto del precedente arresto, con tanto di nome e indirizzo. Il foglio è stato portato in caserma dal proprietario dell'auto svaligiata e ai militari non è restato che andare a prendere a casa il ladruncolo distratto.