La Nuova Sardegna

Cagliari

I tesori dei musei civici: in mostra "Cariatide" di Modigliani

Un nudo di donna di Amedeo Modigliani, immagine di repertorio
Un nudo di donna di Amedeo Modigliani, immagine di repertorio

Parte il progetto "Opera sola": il titolo di un nucleo di esposizioni e approfondimenti sulle opere del patrimonio civico

07 dicembre 2017
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CAGLIARI.Un disegno con un busto femminile nudo inquadrato frontalmente. Un lavoro preparatorio per una scultura che dal 1976 è alla National gallery of Australia. Si chiama Cariatide ed è un'opera di Amedeo Modigliani arrivata a Cagliari in modo misterioso. Un lungo viaggio, forse. Quello che conta è che sia a disposizione di chi la vuole vedere e apprezzare in un percorso che racconta anche il contesto culturale e tutte le curiosità che arricchiscono la fruizione di un capolavoro.

Il progetto, firmato dai Musei civici cagliaritani, si chiama Opera sola, e parte dalla Galleria comunale d'arte. È il nome di una sala (la visita comincia nello spazio del Cartec, conosciuto dai cagliaritani come i Grottoni dei Giardini pubblici). Ma è anche il titolo di un nucleo di esposizioni e approfondimenti sulle opere del patrimonio civico.

I lavori si daranno il cambio sull' ideale palco del museo per essere gustati uno per uno. Ad aprire il ciclo di appuntamenti sarà proprio Cariatide, in mostra sino all'11 marzo 2018. L'opera è a disposizione per essere osservata, analizzata. Per regalare a chi la guarda nuovi punti di vista e riflessioni. Il disegno è datato tra il 1910 e il 1912. È arrivata a Cagliari nel 1988. Ma per circa vent'anni non si capisce ancora bene dove fosse rimasta nascosta.

Si sa per certo che sino al 1968 faceva parte della collezione privata di Paul Alexandre, grande amico di Modigliani. C'è poi un salto di due decenni: arriva a Cagliari attraverso il sindaco alla guida del Comune nel 1988, Paolo De Magistris. Si parla di uno sconosciuto donatore svizzero: non ci sono documenti però, solo testimonianze orali. «Necessario qualcosa di diverso - ha detto l'assessore comunale del Cultura Paolo Frau - per avvicinare questi tesori a tutti, soprattutto ai più giovani». Sull'autenticità dell'opera - indimenticabile il caso delle statue finte di Livorno - garantisce Paola Mura, direttrice dei Musei civici. «Abbiamo cercato di ricostruire tutte le storie e le vicende intorno alla figura di Modigliani in uno spazio rinnovato è sempre più aperto al pubblico ad esempio con la Stanza del collezionista».

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