La Nuova Sardegna

Cagliari

Quartu, deposito di gas in costruzione davanti a Molentargius: ecologisti in allarme

Luciano Onnis
L'area a ridosso del quartiere dei musicisti a Quartu
L'area a ridosso del quartiere dei musicisti a Quartu

Anche i residenti del quartiere dei musicisti avrebbero espresso preoccupazione per la vicinanza dell'impianto

06 aprile 2020
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QUARTU. C’è preoccupazione fra i residenti nel quartiere dei musicisti per un deposito di gas naturale liquido in fase di costruzione lungo il viale della Musica da parte della Isgastrentatre Spa, società energetica concessionaria per la distribuzione nella rete di Quartu, Quartucciu, Settimo San Pietro e Sinnai. Una segnalazione in proposito è stata fatta da alcuni cittadini all’associazione ecologista Gruppo di intervento giuridico, paventando problemi di sicurezza oltre che ambientali.

Il sito in cui è in realizzazione l’impianto – sostiene il Grig che si è fatto subito carico di verificare le carte sulla costruzione del deposito di gas liquido - è contiguo al parco naturale regionale di Molentragius-Saline e al sito di importanza comunitaria (Sic) “Stagno di Molentargius e territori limitrofi”, soggetto alla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, flora e fauna. Inoltre rientra in zona tutelata con vincolo paesaggistico e nella zona di protezione speciale per la salvaguardia dell’avifauna selvatica.

Il Gruppo di intervento giuridico ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico e informazioni ambientali «per verificare la sussistenza delle necessarie autorizzazioni ambientali e delle misure di sicurezza per i residenti del limitrofo quartiere dei musicisti densamente popolato», dice il portavoce dell’associazione ecologista, Stefano Deliperi. Le istanze vedono coinvolti il Comune di Quartu, i carabinieri del Noe, l’Ente parco naturale regionale Molentargius-Saline, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale. «Ambiente e sicurezza dei cittadini – dice ancora Deliperi – non devono essere posti in pericolo da un’infrastruttura che avrebbe potuto essere ubicata in un sito certamente più idoneo».

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