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Cagliari

Cagliari, taglio dei pini in viale Buoncammino: intervengono i carabinieri

Alcuni degli alberi segati in viale Buoncammino (foto mario rosas)
Alcuni degli alberi segati in viale Buoncammino (foto mario rosas)

Il sindaco Truzzu ha giustificato la decisione sostenendo che le piante erano malate. Per il Grig però mancava l'autorizzazione paesaggistica

09 settembre 2020
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CAGLIARI. Guai in vista per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Truzzu, che con il taglio di una decina di vecchi pini sulla passeggiata di Buoncammino ha dato il via a un piano di abbattimento delle piante esteso a gran parte della città, scatenando reazioni indignate tra i consiglieri dell’opposizione e le associazioni ambientaliste.

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale sono intervenuti immediatamente dopo l’esposto urgente depositato da Stefano Deliperi per il Grig e hanno compiuto rilievi sul posto. Dieci piante risultano segate alla base, ma secondo Deliperi non c’è alcuna autorizzazione paesaggistica malgrado si tratti di area vincolata per interesse culturale. La Soprintendenza ha confermato, nessuna autorizzazione.

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In una conferenza stampa il sindaco ha spiegato che il taglio è riferito a un piano che riguarda gran parte della città legato alla sicurezza: secondo una relazione agronomica elaborata dagli uffici si tratterebbe di piante malate e quindi pericolanti. L’opposizione in consiglio ha protestato con forza, anche perché l’intervento coincide col ritorno alla dirigenza del verde di Claudio Papoff, noto in città per la sua tendenza a segare drasticamente le piante. Il piano però precederebbe la sua nomina.

La vicenda è questa: l’altro ieri mattina è scattato l’allarme fra i consiglieri dell’opposizione, la consigliera Camilla Soru ha denunciato il taglio degli alberi nel suo profilo Facebook sostenendo che tutto era avvenuto all’insaputa dell’opposizione. Nessuna comunicazione da parte del sindaco, nessuna ordinanza, nulla che lasciasse presagire l’abbattimento delle piante e soprattutto nulla sulle ragioni dell’intervento da parte della ditta che ha vinto l’appalto per gli abbattimenti. Il tam tam mediatico è partito immediatamente e con quello l’esposto del Gruppo di intervento giuridico, che a firma di Stefano Deliperi ha pesantemente attaccato la decisione di Truzzu.

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale sono intervenuti immediatamente, mentre la sovrintendente ai Beni culturali Maura Picciau ha chiamato il sindaco per chiedere spiegazioni: neppure l’ufficio del ministero sapeva nulla della strage programmata dal Comune. Nell’intreccio di telefonate e dalla conferenza stampa convocata dal sindaco in mattinata sono arrivate le conferme sul piano di tagli deciso dall’amministrazione, che riguarda piante ritenute malate in diversi quartieri anche centrali della città.

I pini del Buoncammino sono le prime colpite dalle motoseghe comunali, potrebbero cadere molto presto anche le meravigliose jacarande del Largo Carlo Felice e altri alberi nel centro storico, tra via Roma e viale Merello. La relazione agronomica firmata dal dirigente Farci non sembrerebbe lasciare scampo e il ritorno di Papoff alla guida dell’ufficio del verde pubblico è una garanzia sul fatto che i tagli avverranno senza alcuna pietà.

Il sindaco Truzzu ha infatti spiegato che esiste, sulla base della relazione, un serio problema di sicurezza e che soltanto per miracolo nel corso degli ultimi anni non si sono verificati crolli di piante con conseguenti tragedie. Una comunicazione sulla quale sono stati espressi dubbi e che ha sollevato pesanti perplessità, legate soprattutto all’estensione dell’intervento e al numero delle piante destinate ad essere segate. Ora si attende l’esito dell’inchiesta avviata dai carabinieri e del sopralluogo effettuato da alcuni consiglieri della commissione al verde pubblico insieme a rappresentanti dell’opposizione. Nel frattempo i tagli andranno avanti. (m.l)

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