La Nuova Sardegna

Cagliari

Sinnai festeggia un nuovo centenario: Attilio Soldi

Sinnai festeggia un nuovo centenario: Attilio Soldi

Tifoso sfegatato del Cagliari e abile scultore

24 agosto 2021
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SINNAI. Nuovo centenario a Sinnai. Nel corso dell’ultimo quinquennio la cittadina del Basso Campidano ha raggiunto i requisiti per potersi fregiare a pieno diritto della certificazione di centro della longevità. Il neo centenario, Attilio Soldi, quartogenito degli otto figli messi al mondo da Luigia Etzi, casalinga, e Timoteo, un carbonaro originario di Illorai, è nato a Sinnai il 20 agosto 1921. Ha avuto una infanzia serena nel corso della quale ha fatto tantissime esperienze, alcune inusuali per la sua età, che lo hanno fortificato. Ha frequentato le prime tre classi della scuola elementare e poi ha aiutato il padre a preparare le carbonaie. Si recava da solo sui monti dei Sette Fratelli in groppa a un cavallo. Dai primi anni dell'adolescenza ha fatto il manovale alle dipendenze dell’impresa edile Berni. Nel giro di poco tempo ha imparato i rudimenti fondamentali del mestiere di muratore, attività che ha esercitato fino al raggiungimento dell'età della pensione.

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Dopo l'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale è stato richiamato alle armi. Ha prestato servizio per 6 anni come caporale maggiore nel sedicesimo reggimento artiglieria Sabaudia. Fortunatamente non è stato inviato al fronte. Alla fine del conflitto è rientrato a Sinnai.e ha incominciato a lavorare come muratore. Faceva il pendolare. Raggiungeva in bicicletta le sedi del lavoro che a quei tempi non mancava. "Tra l’altro - racconta tziu Attiliu - ho lavorato a Carbonia rifacimento facciata di diverse case), a Tuili e Setzu (scuole elementari), a Genuri (chiesa parrocchiale), monte Limbara, Nuoro, Capoterra (installazione ripetitori Rai)”.

Nonostante gli impegni lavorativi riusciva a trovare il tempo da dedicare alle sue passioni: il calcio (è stato per diversi anni, come mediano, una colonna del Sinnai), il nuoto, il pugilato e la caccia. Il 31 dicembre 1960 si è sposato, dopo un breve fidanzamento, a Cagliari, nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria, con Maria Cinus, più giovane di 21 anni, che aveva conosciuto mentre eseguiva i lavori di ristrutturazione della casa del padre. Dall'unione sono nati 4 figli: Roberto (60 anni), Mauro (57), Andrea (53), Mariangela (50). Il neo centenario è da sempre un tifoso sfegatato del Cagliari. Si rammarica perchè purtroppo da tre anni a questa parte, da quando si è fratturato il femore a causa di una caduta accidentale, non può più andare allo stadio ed è costretto a seguire le partite della sua squadra del cuore in televisione.

Appassionato di fotografia, dotato di una ottima manualità e creatività, è abilissimo nel realizzare sculture in legno, manufatti di cestineria (su strexu e fenu) e launeddas. Tra i primi ad esternargli gli auguri, oltre alla moglie Maria, ai figli, alle nuore e al genero, ai 7 nipoti, alla sorella novantasettenne Maria, sono stati il sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda che gli ha donato una targa ricordo, il vice sindaco Nuccio Melis, la presidente del consiglio comunale Maria Barbara Pusceddu e il parroco della chiesa parrocchiale di Santa Barbara don Alberto Pistolesi. (Gian Carlo Bulla)

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