La Nuova Sardegna

Cagliari

Canapicoltori in piazza a Cagliari: "Questo settore va sostenuto"

La manifestazione dei coltivatori della cannabis legale (foto Mario Rosas)
La manifestazione dei coltivatori della cannabis legale (foto Mario Rosas)

Troppi dubbi interpretativi sulla legge, il provvedimento della Regione bloccato da alcune forze politiche

10 novembre 2021
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CAGLIARI. Canapicoltori sardi in piazza a Cagliari per chiedere un appoggio pratico a un settore che nell'Isola, con circa 1300 ettari coltivati, ha grandi potenzialità, molto limitate però dall'escalation di sequestri e dai dubbi interpretativi sulla legislazione in materia. In commissione Attività produttive del Consiglio regionale è stato approvato un testo unificato che sostiene la filiera, ma che tuttavia non viene calendarizzato per la discussione in Aula a causa dello stop di alcune forze politiche come Fratelli d'Italia. Al sit-in sotto il palazzo del Consiglio hanno partecipato oltre cinquecento persone. «Fa male vedere che proprio in Sardegna, dove la produzione è enorme e potenzialmente di altissimo livello, c'è un atteggiamento ostativo - dice Massimo Cossu, presidente di Canapa Sativa Italia - quindi l'approvazione di un provvedimento regionale ci darebbe maggiori possibilità». Il problema è che «oggi ci troviamo a non poter lavorare la pianta nonostante la legge 246 del 2016, che norma la coltivazione, non lo vieti. Infatti la vendita dei fiori recisi è prevista, eppure non è ammessa».

Per un'azienda impegnata nel settore, è il fiore la maggiore fonte di redditività considerato che sul mercato vale dai 100 ai 200 euro al chilo. Le altre parti della pianta sono destinate a mercati complementari. «Ogni azienda sceglie quale destinazione dare - aggiunge il presidente di Canapa Sativa - c'è chi sceglie di coltivare il seme e di produrre olio o farina, e chi investe sul fiore o sulla biomassa per la cosmetica o la farmaceutica». Tra i manifestanti, anche tanti amministratori. «C'è anche una nostra delegazione - conferma la sindaca di Fonni Daniela Falconi - restare indifferenti ad un settore che sta crescendo di anno in anno e può offrire importanti prospettive non è più possibile. Nessuna protesta ma una richiesta urgente di un tavolo di lavoro e confronto tra istituzioni perché si possa arrivare a normare un settore che potrebbe essere non solo un'alternativa ma una grande opportunità di lavoro per tanti giovani e per valorizzare terre e luoghi improduttivi».

In piazza anche i consiglieri del Movimento Cinquestelle che chiedono una convocazione urgente dell'Aula per discutere il provvedimento approvato in commissione. (ANSA).

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