Prendono soldi pubblici nell’isola ma avviano l’azienda nel Milanese: 3 denunce e sequestro di beni per un milione di euro
Ci sarebbero anche certificazioni false su assunzioni di personale qualificato in Sardegna. L’accusa è di truffa aggravata
Cagliari Avevano avviato con fondi pubblici una società per la produzione di software con caratteristiche di cyber security con sede in Sardegna e personale locale, ma preso il denaro se ne sono guardati bene da realizzare nell’isola il loro progetto, attuato e sviluppato invece e Brescia e in provincia di Milano. La Guardia di finanza di Cagliari ha indagato tre persone e la società per truffa aggravata e sequestrato loro a titolo preventivo beni per il valore di 970 mila euro, provvedimento assunto dal Gip del Tribunale di Cagliari. L’erogazione di una terza tranche del contributo pubblico, circa 770 mila euro, è stata bloccata dallo stesso giudice. La società bresciana, è emerso nel corso delle indagini delle Fiamme Gialle, avrebbe effettuato certificazioni false per documentare l’assunzione di personale reperito all’interno del territorio sardo, avente competenze specialistiche di informatica e telecomunicazioni (analisti e progettisti software, laureati in ingegneria, in fisica o informatica) ed impiegati in una sede stabile ubicata nel territorio regionale.