La Nuova Sardegna

Tra sindaci e manager è di nuovo guerra fredda

di Tamara Peddis
Tra sindaci e manager è di nuovo guerra fredda

Il manager dell’Asl 7 critica l’assenza dei sindaci: «Aspettiamo le proposte» Ma il direttore del distretto socio-sanitario avverte: «Solo soluzioni condivise»

18 novembre 2012
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IGLESIAS. «Il direttore della Asl 7 sbatte la porta in faccia ai sindaci quando fanno le loro richieste e poi procede per la sua strada».

Parole e musica di Franco Porcu sindaco di Villamassargia e direttore del distretto socio-sanitario di Iglesias, che risponde al direttore Asl 7Maurizio Calamida, il quale ha lamentato l’assenza dei primi cittadini all’ultima conferenza socio sanitaria. Franco Porcu e il presidente del distretto di Carbonia Antonello Pirosu (che è anche sindaco di Villaperuccio) spiegano: «Quelli appena trascorsi sono stati giorni particolari dove a partire da martedì con l’arrivo dei ministri siamo stati impegnatissimi fra tante vertenze del territorio che vedono sempre i sindaci in prima linea. Le date si devono concordare tutti insieme». Il direttore Calamida lamenta che nell’ultima conferenza erano presenti solo quattro sindaci, oltre all’assessore alle politiche sociali della Provincia Luca Pizzuto e alla direzione Asl al completo. La riunione, nel corso della quale il manager e avrebbe dovuto illustrare ai sindaci della Provincia il Programma Sanitario 2013-2014-2015, è stata quindi rinviata, e Calamida non ha potuto fare altro che esprimere la sua delusione: «In un periodo di crisi sociale ed economica come questa, i cittadini si attendono dalle pubbliche amministrazioni uno sforzo in più per affrontare i tanti e gravi problemi che li riguardano», ha sottolineato Calamida. E poi: «Dispiace notare una partecipazione pressoché inesistente degli amministratori». Ma secondo Franco Porcu il direttore dell’Asl non tiene conto delle esigenze dei cittadini: «Noi abbiamo segnalato più volte i disagi dei cittadini, i problemi relativi alle liste d’attesa, alla mobilità passiva, oltre alla necessità di lasciare nel territorio gli ospedali che già sono presenti. Ma lui parla di razionalizzazione che alla fine intende come riduzione di servizi». Sul progetto di elaborazione della rete ospedaliera, il direttore Calamida, invita la conferenza provinciale ad elaborare una proposta organica e dettagliata sulla base delle leggi nazionali e regionali e sugli studi forniti dalla Asl. «La proposta - dice il direttore generale – coerentemente con la volontà di collaborazione più volte manifestata, sarà esaminata e discussa nella prossima riunione della conferenza, e confrontata con il progetto della Asl».

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